Introduzione

La Regione Emilia-Romagna vanta un’esperienza pluridecennale nella protezione e gestione delle zone costiere, fin da quando negli anni ’70 è stato creato il livello amministrativo regionale in Italia. Consapevole della grande rilevanza ambientale ed economica ma anche della grande fragilità della propria costa bassa e sabbiosa, la Regione ha posto le basi fin dal suo primo atto in materia di difesa della costa (L.R. n. 7/1979) e dal suo primo Piano Costa (1981) per una sua gestione sostenibile e tutela delle sue funzioni.

La fascia costiera dell’Emilia-Romagna è un sistema complesso e delicato sul quale interagiscono diversi fattori naturali e antropici con dinamiche differenti e spesso in difficile equilibrio. È caratterizzata da un prezioso patrimonio naturalistico e storico testimoniale, da una diffusa presenza di attività economiche, da aree ad intesa urbanizzazione e da un sistema turistico di assoluto rilievo nazionale.
Il litorale e l’ecosistema costiero rivestono per la Regione una funzione strategica che si misura su diversi aspetti:

  • la fondamentale funzione di protezione dall’ingressione marina che il litorale svolge per il territorio interno (funzione ecosistemica di regolazione),
  • la sua peculiare funzione turistica ed economica, che ha rappresentato e rappresenta tutt’ora un motore di sviluppo fondamentale,
  • le altre importanti funzioni ambientali ed ecosistemiche (ecologiche, economiche, ricreative, informative/formative) di servizio per la conservazione della biodiversità e per lo sviluppo e il benessere umano.

Azioni e interventi

La Regione, attraverso il Settore Difesa del Territorio, svolge funzioni di coordinamento delle politiche di settore predisponendo norme, regolamenti, atti d’indirizzo e coordinamento tecnico con obiettivo prioritario la salvaguardia della pubblica incolumità, delle attività antropiche e delle funzioni del sistema costiero, che persegue attraverso la programmazione degli interventi, attuati dall’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile (a seguito della LR 13/2015), e di azioni strategiche per il contrasto e la mitigazione dei fenomeni di erosione e di ingressione marina lungo tutto il litorale emiliano-romagnolo.

Azioni e interventi consistono nel ripristino della naturale dinamica litoranea, nell’alimentazione del sistema costiero con sedimenti da diverse fonti, litoranee, terrestri, sottomarine, nella manutenzione e gestione degli arenili e nel ripristino del trasporto solido lungo costa, nella realizzazione/rimodulazione e manutenzione delle opere di difesa.
La programmazione è predisposta dall’Area Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica sulla base di finanziamenti previsti da leggi nazionali o regionali di settore, ed in attuazione a quanto previsto dalla Pianificazione di Bacino per l’ambito costiero.
La programmazione può essere triennale o annuale e riguarda interventi di ripascimento, manutenzione ordinaria e straordinaria degli arenili e delle opere di difesa esistenti, e campagne di monitoraggio mirate in relazione agli interventi realizzati o sull’intero ambito costiero regionale, campagne topo-batimetriche e di monitoraggio della subsidenza in fascia costiera attuate da ARPAE, Agenzia Regionale per la Prevenzione l’Ambiente e l’Energia.

Vengono inoltre realizzati studi di approfondimento, azioni strategiche, sperimentazione di soluzioni innovative, sia con fondi regionali sia con fondi di Progetti europei finanziati da programmi di Cooperazione Territoriale Europea (Interreg), per l’Ambiente (Life) e di Ricerca & Sviluppo (Horizon) che hanno contributo, e contribuiscono tutt’ora, al miglioramento e allo sviluppo di nuove conoscenze, di tecniche e strumenti di monitoraggio e di strumenti per la gestione della fascia costiera.

La gestione delle zone costiere

A seguito del passaggio di competenze dallo Stato in materia di difesa e gestione delle coste (Dlgs 112/1998) la Regione ha avviato la predisposizione delle Linee Guida per la Gestione Integrata delle Zone Costiere – GIZC (D.C.R. n. 645/2005) in base alla Raccomandazione della Commissione Europea 2002/413/EC per l’implementazione della GIZC in Europa, recepite dagli strumenti di pianificazione urbanistica e territoriali dei Comuni e delle Province costiere. Le Linee Guida sono state recentemente aggiornate e ulteriormente sviluppate, per quanto riguarda il sistema fisico costiero, i fattori di rischio e le strategie di difesa, dalla Strategia di Gestione Integrata per la Difesa e l’Adattamento della Costa ai cambiamenti climatici - GIDAC (dicembre 2022).

Fra il 2016 e il 2018 la Regione ha fatto parte della Cabina di Regia del Tavolo Nazionale sull’Erosione Costiera – TNEC istituito dal Protocollo d’Intesa 6/04/2016 siglato dal Ministero Ambiente e le 15 Regioni rivierasche italiane, e svolto il ruolo di Coordinamento del gruppo di lavoro per la predisposizione delle Linee Guida Nazionali per la difesa della costa dai fenomeni erosivi e dagli effetti dei cambiamenti climatici (PDF - 7.2 MB) pubblicate in prima versione nel 2016 e aggiornate nel 2018.

Dal 2016, inoltre, l’Area Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica organizza ogni anno a Ecomondo di Rimini, in collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico della manifestazione, convegni internazionali su temi specifici che riguardano la difesa, l’adattamento e la gestione delle zone costiere.

Nel 2018 è stata approvata la Strategia di Mitigazione e Adattamento ai Cambiamenti Climatici della Regione Emilia-Romagna (D.A.L. n. 187/2018) che, fra le azioni per l’adattamento dava indicazione fra le azioni prioritarie per la predisposizione di “un piano integrato per la difesa e l’adattamento della zona costiera”.

Un percorso partecipato

A valle della strategia di mitigazione e adattamento è stato ha avviato il percorso coordinato dall’Area Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, per la predisposizione della Strategia di Gestione Integrata per la Difesa e l’Adattamento della Costa ai cambiamenti climatici - GIDAC, grazie anche al Progetto Europeo Interreg IT-HR strategico AdriaClim, nell’ambito del quale è stato avviato nel 2021 un processo partecipativo dedicato (CheCostaSarà?) che ha coinvolto gli Enti locali della costa, le università, i portatori d’interesse e la società civile, per una sua costruzione condivisa, poi completata e pubblicata nel dicembre 2022.

Nell’ambito del percorso “Che Costa Sarà?” la Regione ha realizzato nel 2023 un ulteriore processo partecipativo nella forma di “Innovation Camp” con la partecipazione di rappresentanti di associazioni giovanili e di esperti, amministratori ed operatori economici dell’ambito costiero, per tracciare i principali elementi di un Patto Intergenerazionale per la difesa e l’adattamento della costa dell’Emilia-Romagna ai cambiamenti climatici, sui temi di Governance, Conoscenze, Comunicazione e Partecipazione, grazie ad un finanziamento del Programma Science Meets Regions, promosso dal Centro Comune di Ricerca (JRC) della Commissione Europea. Informazioni di dettaglio e documentazione completa sui percorsi partecipativi sono disponibili nella Piazza Virtuale - Che Costa Sarà?, sulla piattaforma regionale IoPartecipo+.

La Strategia GIDAC è stata giudicata meritevole del riconoscimento Adriatic Adaptation Award 2023, premio istituito dal Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC) per valorizzare iniziative innovative di adattamento ai cambiamenti climatici (strategie, piani, soluzioni) e incoraggiare la condivisione di pratiche di successo nella regione del Mare Adriatico.

Tavolo tecnico regionale di Coordinamento per la difesa e l’adattamento della costa dell’Emilia-Romagna

A partire dal 2024, per supportare l’implementazione e il coordinamento delle attività di difesa e gestione della costa, la Regione ha inoltre costituito il Tavolo tecnico regionale di Coordinamento per la difesa e l’adattamento della costa dell’Emilia-Romagna (DDGCTA n. 5616/2024) con la partecipazione operativa degli uffici del Settore Difesa del Territorio, Area Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica, Area Geologia, Suoli e Sismica, dell’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile, e di ARPAE, Agenzia Regionale Prevenzione, Ambiente ed Energia.

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