Piani di Bacino
La pianificazione di bacino idrografico delle ex Autorità di bacino
La pianificazione di bacino
L’approvazione del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152 “Norme in materia ambientale”, ha modificato l’impianto organizzativo ed istituzionale della legge 183/1989 prevedendo, all’articolo 63, la soppressione, a far data dal 30 aprile 2006, delle Autorità di Bacino previste dalla legge 183/1989 sostituendole con le Autorità di bacino distrettuale.
Il 17 febbraio 2017 con l’entrata in vigore il D.M. 25 ottobre 2016, sono state soppresse le Autorità di bacino nazionali, interregionali e regionali, e tutte le relative funzioni sono state trasferite alle Autorità di bacino distrettuali.
Le Autorità di bacino interregionali del fiume Reno e del Marecchia-Conca e l’Autorità dei Bacini Regionali Romagnoli confluiscono pertanto nell’Autorità di bacino distrettuale del Fiume Po.
Di seguito soro riportati i collegamenti ai Piani di Assetto Idrogeologico tuttora vigenti in Regione Emilia-Romagna ma la documentazione relativa agli aggiornamenti e modifiche PAI è pubblicata dalla Autorità distrettuale di bacino Po al link: https://pai.adbpo.it/
PAI Autorità di Bacino interregionale Marecchia e Conca
PAI Autorità di Bacino interregionale Reno
PAI Autorità dei Bacini regionali Romagnoli
PAI Autorità di Bacino fiume Po
La pianificazione di bacino è sancita dalla legge 18 maggio 1989, n. 183, che ha, tra le altre, la finalità di assicurare la difesa del suolo e la tutela degli aspetti ambientali assumendo il “bacino idrografico” come ambito territoriale di riferimento.
Alle Autorità di bacino è attribuito il compito di pianificazione e di programmazione al fine di fornire uno strumento – il Piano di bacino – per il governare unitario del bacino idrografico.
La legge 183/1989 istituisce le Autorità di bacino per i bacini idrografici di rilievo nazionale e demanda alle Regioni le funzioni amministrative relative ai bacini idrografici di rilievo interregionale e regionale.
Ad oggi, anche in relazione all’impulso alla pianificazione dato dalla legge 267/1998, tutte le Autorità di bacino hanno approvato Piani stralcio di bacino per l’Assetto Idrogeologico (PAI) che contengono l’individuazione delle principali criticità idrauliche e idrogeologiche della Regione e delle azioni necessarie per il raggiungimento di un livello adeguato di sicurezza territoriale.
I PAI sono periodicamente aggiornati attraverso varianti che recepiscono la revisione e l’implementazione del quadro conoscitivo.