Assetto rischio idraulico
Dalla riduzione del rischio al ripristino dell'assetto idraulico: la gestione dei corsi d'acqua naturali. La sicurezza territoriale attraverso la pianificazione, la programmazione e gli interventi.
Cosa fa la Regione
Con il termine rischio idraulico si intende il rischio che si presenta sul territorio al manifestarsi di eventi climatici di eccezionale portata ed intensità (pioggia e neve), che possono provocare tracimazione dei corsi d’acqua o rotture arginali, e ai danni che essi producono su persone e cose.
In termini di pianificazione il rischio idraulico si esprime appunto come il prodotto tra: la probabilità del verificarsi di una inondazione e il danno potenziale che essa potrà arrecare, a sua volta rappresentato dalla combinazione del valore che attribuiamo ai beni coinvolti, con la loro attitudine ad essere più o meno danneggiati (vulnerabilità).
Essendo il territorio emiliano-romagnolo attraversato da numerosi corsi d’acqua, la gestione del rischio idraulico è di grande importanza e viene pertanto perseguita attraverso le attività di:
previsione: attività dirette allo studio ed alla determinazione delle cause dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone del territorio soggette ai rischi stessi;
prevenzione: attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità che si verifichino danni conseguenti agli eventi eccezionali, sulla base delle conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione.
L’attività di pianificazione è svolta dalle Autorità di Bacino e dal Servizio Difesa del Suolo, della Costa e Bonifica allo scopo di mitigare il rischio idraulico, da un lato riducendo la probabilità di accadimento di una inondazione mediante la previsione di opere materiali di difesa (interventi strutturali), dall’altro limitando il valore dei beni collocati nelle fasce pericolose o prescrivendo che siano dotati di accorgimenti tali da ridurne la vulnerabilità (interventi non strutturali).
Gli uffici territoriali sicurezza territoriale e protezione civile in capo all'Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile (ex Servizi tecnici di bacino), nell’ambito delle proprie funzioni si occupano della messa in sicurezza dei corsi d'acqua, mettendo in pratica azioni che si concretizzano con interventi strutturali o manutenzioni mirate al ripristino dell’assetto idraulico.
A tale scopo vengono realizzati tra gli altri interventi quali: opere di difesa idraulica (argini, casse di espansione, invasi per la laminazione, ecc.), interventi di risagomatura degli alvei, briglie, difese spondali, opere di ingegneria naturalistica, interventi di regimazione e rettificazione, Riqualificazione fluviale e rinaturalizzazione dei corsi d’acqua, ampliamenti delle sezioni idrauliche, ecc.