Parchi, foreste e Natura 2000

Sito marino della Rete Natura 2000 “IT4060018 Adriatico settentrionale – Emilia-Romagna”

La Regione Emilia-Romagna ha approvato le Misure Specifiche di Conservazione per la sua tutela.

Con la deliberazione di Giunta n. 710 del 17 maggio 2021, la Regione Emilia-Romagna ha approvato le “Misure Specifiche di Conservazione per la tutela del SIC IT4060018 Adriatico settentrionale – Emilia-Romagna”.

Il Sito di Importanza Comunitaria, la cui competenza gestionale è affidata all’Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità – Delta del Po, ha ora le Misure di conservazione sito-specifiche definitive, che sostituiscono integralmente quelle riportate nell’Allegato D alla deliberazione regionale 1572/2020 che lo ha istituito.

Il SIC marino, che ha una superficie pari a 31.160 ettari e si trova tra le 6 e le 12 miglia al largo delle coste del delta del fiume Po, confina con un adiacente SIC marino istituito dalla Regione Veneto per le stesse finalità di conservazione.

Nel Sito sono vietati gli interventi, le attività e le opere che possano compromettere la salvaguardia dell’ambiente marino tutelato, con particolare riguardo agli habitat e alle specie di interesse comunitario di cui alla Direttiva comunitaria 92/43/CEE “Habitat” e, nello specifico, alla tartaruga marina (Caretta caretta) e al delfino tursiope (Tursiops truncatus) per i quali il sito stesso è stato istituito.

Tra i fondamentali obblighi e divieti specifici per la tutela del sito stesso e delle specie in esso presenti possiamo richiamare, solo a titolo di esempio, l’obbligo di comunicare il rinvenimento di esemplari di tartarughe marine e tursiopi morti, feriti o vivi, ma in difficoltà, alle Capitanerie di Porto territorialmente competenti o ai centri di recupero autorizzati, ma anche il divieto di realizzare attività di prospezione, ricerca, coltivazione di idrocarburi su tutto il territorio del SIC.

Inoltre, sono state individuate attività che dovrebbero essere promosse nei prossimi anni, come iniziative a carattere formativo e divulgativo, nonché progetti di ricerca e di monitoraggio dello stato di conservazione delle specie marine più rare.

Ora non resta che attendere la designazione della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) in sostituzione del SIC, ai sensi della Direttiva n. 92/43/CEE, da parte del Ministero della Transizione Ecologica.

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ultima modifica 2021-05-28T09:59:50+02:00
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