A livello nazionale la flora emiliano-romagnola è molto importante sia da un punto di vista del numero di specie, poiché delle 7.634 specie e sottospecie della flora italiana, poco meno di una su due sono presenti sul territorio regionale, sia perché esistono specie endemiche e relittuali esclusive del nostro territorio.

La flora regionale di interesse europeo, tutelata nell’ambito dei siti di Rete Natura 2000, è costituita da una trentina di specie considerate di grande rarità, compresi licheni, alghe e muschi.
Tre sono le specie di valore prioritario, in quanto a rischio di estinzione sul territorio dell’Unione Europea: si tratta della Primula apennina, anche detta “l’orecchia d’orso appenninica”, confinata nelle fessure di alcune rupi dell’Appennino emiliano, della Salicornia veneta, presente solo in poche stazioni del Delta del Po e di Klasea (Serratulalycopifolia, asteracea montana recentemente individuata nel Piacentino.

Per tutelare la flora dell’Emilia-Romagna la Regione aveva già emanato precise norme per la salvaguardia delle specie più rare e vistose della flora spontanea attraverso la Legge Regionale n. 2 del 1977 "Provvedimenti per la salvaguardia della flora regionale - Istituzione di un fondo regionale per la conservazione della natura - Disciplina della raccolta dei prodotti del sottobosco”.
Sempre con la medesima Legge, ai sensi dell’art. 6, la Regione tutela alberi monumentali presenti sul proprio territorio.

Per approfondire

Norme e atti

Pubblicazioni

In evidenza