L’habitat è definito dall’insieme delle condizioni ambientali in cui vivono piante e animali. Sono habitat tipici le foreste e le zone umide, praterie, rupi e dune, ma anche solo un albero cavo, una pozza, e ancora ad esempio grotte, laghi, fiumi e intere montagne.

La Regione è impegnata a riconoscere e tutelare specie e habitat nel loro contesto naturale, in particolare nei territori che manifestano i caratteri di maggiore naturalità, individuati come Parchi o Riserve e siti della Rete Natura 2000, vero e proprio serbatoio della biodiversità regionale.

Gli habitat, oltre a possedere un loro valore intrinseco in quanto vi corrispondono comunità biotiche spesso rare e peculiari, rappresentano il quadro ambientale necessario per assicurare il mantenimento o il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, delle condizioni di vita delle singole specie animali e vegetali.

Le ultime zone umide sono ricchissime di biodiversità, e come le foreste, habitat complessi tra i massimi indicatori della stabilità ecologica, vengono descritte come imprescindibile ambito di gestione compatibile con la loro conservazione.

Dal 1992, in base alla Direttiva della UE 92/43 “Habitat” le comunità biotiche più rappresentative della biodiversità europea sono state classificate come "habitat di interesse comunitario" da conservare e tutelare a livello continentale mediante la designazione e gestione di aree speciali di conservazione: i siti della Rete Natura 2000.

Per approfondire

Pubblicazioni

In evidenza