Parchi, foreste e Natura 2000

IT4060018 - SIC - Adriatico settentrionale – Emilia-Romagna

Superficie: 31160 ettari
Province e Comuni interessati: Comacchio, Goro, Codigoro (FERRARA), Ravenna (RAVENNA)

Sito marino dell'Emilia-Romagna

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4060018 (pdf85.3 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (provvisorie) (pdf805.01 KB)

Misure Specifiche di Conservazione (definitive) (pdf415.91 KB)

Descrizione e caratteristiche

Siti marini ER. Archivio ERAmbiente marino individuato a tutela specifica di Caretta caretta (Tartaruga di mare) e Tursiops truncatus (Tursiope comune o delfino tursiope). Sulla base delle osservazioni e degli spiaggiamenti, l'area è stata localizzata a contatto con l’analogo sito veneto di cui costituisce prosecuzione verso sud, tra le 6 e le 12 miglia dalla costa, per circa 311 Kmq (31160 ettari) dello spazio marino antistante le spiagge emiliano-romagnole, per un totale, compreso il sito veneto, di 536 Kmq. Si tratta di fondali sabbiosi nudi con profondità variabili tra i 20 e i 30 metri. Assenti praterie di fanerogame, maerl e formazioni di coralligeno. L’area abbraccia il tratto di mare al largo del Delta del Po entro il limite delle acque territoriali e, per l’abbondanza di specie qui attirate dalla grande quantità di nutrienti riversati dal Grande Fiume, rappresenta una importante area di pesca per le marinerie delle due regioni frontiste. Le fluttuazioni marine e trofiche dovute anche alle attivitàTartaruga marina (Caretta caretta). Foto Archivio ER antropiche comportano variazioni nella disponibilità di prede per i delfini, influenzandone abbondanza e distribuzione, soprattutto a causa dell’attività di pesca e del rumore. Più complesse e meritevoli di approfondimenti sono le interazioni con la tartaruga marina, qui attirata non solo dalle disponibilità trofiche ma anche da altri fattori che meritano ulteriori studi e approfondimenti.

Ambiente e fauna

Delfino tursiope (Tursiops truncatus). Foto Archivio ERPur trattandosi per certi versi del sito più grande della regione (oltre 311 kmq "di mare"), evidentemente questo ambiente fa parte di una rete ecologica totalmente diversa da quella che collega i 157 siti terrestri, e differisce anche dall'altro sito marino collocato nella stessa fascia più a sud, quel relitto della piattaforma Paguro che, simulando condizioni di scogliera, costituisce un habitat particolare riconoscibile come tale, una vera e propria isola tra bassi fondali sabbiosi totalmente privi di formazioni coralligene e di vegetazione fissa, algale o macrofitica. L’Adriatico Settentrionale è stato individuato come Important area for Marine Mammals (cIMMA) da IUCN per la presenza di tursiopi, unico cetaceo residente, qui distribuito in numero variabile ma ancora considerevole. La specie, dotata di popolazioni costiere o di mare aperto tendenzialmente distinte e qui riconosciuta in area di riproduzione, si ritrova vulnerabile e disturbata, ancorché attirata anche dalle attività collegate alla pesca. Questa prima fascia a largo mare, oltre le secche, è  riconosciuta anche come importante area di crescita per individui subadulti di Caretta caretta, quella tartaruga marina che si sposta sulle spiagge mediterranee per riprodursi e che utilizza quest'area come corridoio di migrazione parallelo alla costa. Certamente la continuità verso nord con l’analogo sito veneto avvalora e moltiplica l’efficacia dell'area di tutela a vantaggio delle due specie di interesse comunitario presenti.

Per saperne di più

Comunicazione dell'atto istitutivo

Primo comunicato stampa

Cartografia

Carta di dettaglio (pdf324.75 KB)

Inquadramento territoriale di it4060018

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-08-24T09:00:30+02:00
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