Parchi, foreste e Natura 2000

Orbettino

Orbettino (autore: G.Tedaldi)Ordine: Squamata - Sottordine: Sauria - Famiglia: Anguidae

Anguis fragilis (Linnaeus, 1758)

Geonemia: Entità Turanico-Europea diffusa in quasi tutta Europa, escluso la Scandinavia settentrionale, a est fino alla regioni caucasiche, a sud in alcune aree del Maghreb. In Italia lungo tutta la penisola isole escluse.

Caratteri distintivi: Colore di fondo da bruno giallastro a rossastro o bruno scuro, spesso con striature scure dorsolaterali o con macchie azzurre laterali. Squame fortemente embricate, sottili e molto lucenti. Privo di arti, presenta corpo cilindrico senza discontinuità tra tronco e coda; quest'ultima può misurare più della metà della lunghezza totale e presenta apice tronco. Occhi muniti di palpebre mobili. Nel giovane il dorso è bianco-giallastro con una stria longitudinale mediana scura, il ventre e i fianchi sono molto scuri o neri. Lunghezza totale massima 52 cm.

Habitat: Sottobosco di faggete, querceti, orno-ostrieti e castagneti; prati e radure, sotto sassi e tronchi, aree rurali e suburbane, pinete litoranee.

Biologia: Si ciba soprattutto di Lombrichi e Gasteropodi. L'accoppiamento ha luogo generalmente in aprile e le femmine, vivipare, partoriscono fino a 26 piccoli già perfettamente formati. E' predato da alcuni Serpenti quali Colubro liscio e Biacco, da Uccelli (Strigiformi, Falconiformi, Ardeidi) e da Mammiferi (volpi e Mustelidi). Attivo soprattutto all'alba e al crepuscolo, conduce vita notturna semifossoria, soprattutto nelle ore più calde.

Note tassonomiche: Specie politipica rappresentata in Italia dalla sottospecie nominale.

Distribuzione regionale: Specie ad ampia distribuzione è presente dal crinale appenninico alla pianura interna fino al litorale adriatico. E' diffusain tutte le fasce altitudinali, con prevalenza in quelle planiziali e collinari, fino a una quota massima di 1777 m. Specie ad ampia valenza ecologica, frequenta vari habitat ma in particolare predilige gli ambienti forestali, cespuglieti e arbusteti e quelli di origine antropica come incolti e radure e le aree urbane.

Tratto da "Gli Anfibi e i Rettili dell'Emilia-Romagna" di S. Mazzotti e G. Stagni, Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara - Regione Emilia-Romagna, IBACN - 1993

Revisione e aggiornamento nel 2009 a cura del Servizio parchi e risorse forestali in collaborazione con G. Tedaldi, in riferimento a "Atlante degli Anfibi e dei Rettili d'Italia" a cura di R. Sindaco, G. Doria, E. Razzetti, F. Bernini. Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa -2006
 

 

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ultima modifica 2012-11-02T13:50:00+01:00
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