La Direttiva 2007/60/CE relativa alla valutazione e alla gestione del rischio di alluvioni, recepita nell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo 23 febbraio 2010 n.49, vuole creare un quadro di riferimento omogeneo a scala europea per la gestione dei fenomeni alluvionali e si pone, pertanto, l’obiettivo di ridurre i rischi di conseguenze negative derivanti dalle alluvioni soprattutto per la vita e la salute umana, l’ambiente, il patrimonio culturale, l’attività economica e le infrastrutture privilegiando un approccio di pianificazione a lungo termine, il primo ciclo ha una durata di sei anni ed è scandito in tre tappe successive e tra loro concatenate:

 fase 1 - valutazione preliminare del rischio di alluvioni
  (da effettuarsi entro il 22 settembre 2011);

 fase 2 - elaborazione di mappe della pericolosità e del rischio di alluvione
   (entro il 22 dicembre 2013);

 fase 3 - predisposizione ed attuazione di piani di gestione del rischio di alluvioni
  (entro il 22 dicembre 2015).

Il primo ciclo di attuazione si è concluso nel 2016 con la definitiva approvazione dei PGRA, adottati il 17 dicembre 2015 sono stati approvati dai Comitati Istituzionali delle Autorità di Bacino Nazionali il 3 marzo 2016 .

Il territorio della Regione Emilia-Romagna è interessato da tre nuovi Piani:

  • il PGRA del distretto padano,
  • il PGRA del distretto dell’Appennino Settentrionale
  • il PGRA del distretto dell’Appennino Centrale.


Elaborati di piano: