Parchi, foreste e Natura 2000

IT4020027 - ZSC-ZPS - Cronovilla

Superficie: 91 ettari
Province e Comuni interessati: PARMA (Traversetolo)

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4020027 (pdf528.96 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Regione Emilia-Romagna    

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (pdf130.04 KB)

Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (pdf2.72 MB) 

Descrizione e caratteristiche

Il Torrente Termina a Cronovilla. Foto Cau De Santi, Comune di Traversetolo 2010Territorio ubicato in sinistra idrografica del Torrente Enza nella fascia pedecollinare parmense, presso la confluenza con il Torrente Termina. Nell'area si riconoscono molto chiaramente le modifiche degli interventi antropici che hanno alterato le condizioni morfologiche del paesaggio e del suolo. Le passate attività estrattive hanno determinato in alcuni casi condizioni di significativa artificiosità e degrado. Altri lembi dell'area risultano tuttavia da circa vent'anni sostanzialmente intatti da attività antropiche e ciò ha permesso l'instaurarsi con successo di cenosi vegetali di pregio e un significativo ripopolamento faunistico, composto soprattutto da uccelli. All'interno dell'area si osservano diverse tipologie di habitat naturali e seminaturali. Nell'alveo ordinario si presentano condizioni ambientali fortemente limitanti (piene autunnali e primaverili e terreno ghiaioso arido) che permettono la crescita di una vegetazione a copertura discontinua e composta esclusivamente da specie erbacee. Allontanandoci dalle acque correnti principali, l'acqua di risorgiva che persiste nei terreni ghiaiosi e sabbiosi garantisce condizioni ambientali stabili di tipo mesotrofico e permette lo sviluppo di una vegetazione idrofitica ed elofitica con una significativa ricchezza floristica. Le zone umide presenti nelle depressioni di origine estrattiva sono contraddistinte da un elevato pregio naturalistico poiché questi ambienti e il loro popolamento vegetale sono caratterizzati da maggior originalità rispetto alle cenosi presenti nelle vasche alimentate dalle acque più eutrofiche del Canale della Spelta. A lato delle suddette zone umide si segnala la presenza dei prati xerici tipici dei terrazzi fluviali; questi presentano una copertura non sempre continua e sono sviluppati su suoli ricchi di scheletro ghiaioso e caratterizzati da prolungate limitazioni idriche persistenti durante l'anno. I boschi ripariali sono formati da specie vegetali tipicamente igrofile e vegetano in posizione più arretrata, su terrazzi posti ad una quota più alta rispetto al greto. Il progressivo abbassamento del torrente Enza ha causato una riduzione delle inondazioni stagionali semplificando le condizioni ambientali e vegetazionali dei boschi ripariali prospicienti il greto. In queste fitocenosi si osserva la crescita di specie vegetali più aridofile che portano ad una trasformazione di queste comunità fluviali verso complessi simili ai boschi collinari; le specie arbustive si osservano nelle vicinanze dell'alveo o nelle schiarite dei boschi e nei suoli maggiormente aridi e aperti troviamo alcune macchie di olivello spinoso. Dodici habitat d’interesse comunitario (6 di tipo ripariale o palustre, di acque correnti o stagnanti, 4 prativi di tipo prevalentemente arido dei quali due prioritari e due tipi forestali ripariali) caratterizzano il sito occupandone circa la metà della superficie.

Vegetazione

Prateria calcicola con Ofride di Bertoloni (Ophrys bertolonii). Foto Cau De Santi, Comune di Traversetolo 2010Un'analisi protrattasi per circa un decennio ha rilevato sul sito 307 specie floristiche, un discreto contingente senza tuttavia - a quanto pare - presenze di rilievo europeo. Diverse sono le associazioni vegetazionali riscontrate nell'ambito delle cenosi ripariali in funzione dei nutrienti e nel contesto di circostanti praterie semiaride di terrazzo pedecollinare, atteso che l'Enza scorre circa 3 metri sotto un piano di campagna alluvionale ghiaioso e stratificato, determinatosi in seguito a stravolgimenti dell'assetto idrodinamico ai quali non è estranea l'azione umana e che in definitiva hanno allontanato e quasi sottratto questi terrazzi all'influenza fluviale. La vegetazione seminaturale qui presente ha aspetti tipici degli alvei torrentizi emiliani, in particolare delle conoidi ghiaiose allo sbocco delle valli in pianura. Le cenosi di maggior pregio appaiono quelle a specie palustri, prevalentementi a cariceti e scirpeti, localizzate al centro del sito. Oltre all'alveo con le sue condizioni limitanti legate alle ghiaie aride quando non spazzate dalle piene, è la localizzata presenza di acqua di sorgiva a favorire idrofite ed elofite. I lembi di foresta ripariale a salici pioppi e ontani sono popolati da specie appenniniche dei querceti misti aridi e in parte da invadente robinia. Le macchie a olivello spinoso e alcune praterie aride con orchidee come diverse Orchis tra cui la coriophora, Ophrys (bertolonii, apifera, fuciflora)  e Anacamptis pyramidalis completano un panorama vegetazionale ancora in evoluzione comunque condizionato dalle aleatorietà e dai fattori limitanti caratteristici dell'ambiente fluvio-ripariale.

Fauna

Porciglione (Rallus aquaticus). Foto Cau De Santi, Comune di Traversetolo 2010La zona di rifugio Cronovilla rappresenta uno dei principali corridoi migratori dal Tirreno al Nord-Europa e dispone di due liste faunistiche per i vertebrati e tra gli insetti per gli Odonati. L'avifauna è molto ricca: tra tutti l'Occhione (Burhinus oedicnemus) dei greti e diverse specie delle aree prative quali Tottavilla (Lullula arborea), Calandro (Anthus campestris), Ortolano (Emberiza hortulana) e Averla piccola (Lanius collurio). La varietà di ambienti offre ideali siti di nidificazione e nutrizione a rapaci, aironi, e non mancano il Gruccione, il Martin Pescatore e molti Piciformi. Nel quadro faunistico compaiono anfibi (Rane verdi, dalmatina, Raganella e Tritone crestato), rettili e vari pesci come Barbus plebejus, Chondrostoma genei, Leuciscus souffia e Cobitis taenia. Tra i chirotteri compaiono Myotis myotis, Pipistrellus pipistrellus e Hypsugo savii. Gli invertebrati mantengono in lista libellule, farfalle e parecchi coleotteri (di interesse comunitario sono il lepidottero Euplagia quadripunctaria e il lucanide  Lucanus cervus, oltre al sempre interessante gambero di fiume Austropotamobius pallipes.

Per saperne di più

Oasi naturalistica WWF Cronovilla

Cartografia

Carta di dettaglio (pdf5.53 MB)

Inquadramento territoriale

Azioni sul documento

ultima modifica 2019-06-10T11:50:59+02:00
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