Parchi, foreste e Natura 2000

Sanguinerola

SanguinerolaPhoxinus phoxinus (Linnaeus, 1758)

Caratteri distintivi: Questo pesce è di piccole dimensioni (massimo 12 cm). Lungo i fianchi ha una serie di macchie scure che tendono a fondersi con un’analoga serie di macchie posta più in basso, formando quasi delle bande verticali.

Habitat
: La sanguinerola condivide gran parte del suo habitat con le trote. A tal riguardo è il ciprinide che più ha risentito dell'espansione dell'areale dei salmonidi, operato artificialmente dall'uomo con i ripopolamenti. È infatti scomparsa in molte acque, soprattutto in quelle di risorgiva e nei piccoli laghi alpini, ambienti di difficile e delicato equilibrio, dove l'introduzione di un forte predatore come la trota ha provocato una riduzione delle specie presenti. In Emilia-Romagna residuano poche e frammentate popolazioni che pongono la specie a serio rischio di estinzione in ambito regionale.

Distribuzione e status in regione
:  In grave contrazione numerica, popolazioni frammentate. Alto valore conservazionistico.

Fattori di minaccia: I ghiaieti dell’alta pianura i tratti  più esposti ai fenomeni delle asciutte estive ed alle escavazioni in alveo per il recupero di inerti. L'espansione dell'areale dei salmonidi, operato artificialmente dall'uomo con i ripopolamenti ha provocato una riduzione delle specie presenti.

Misure per la conservazione:  Si tratta di un piccolo ciprinide reofilo che occupa le zone di collina e di alta pianura, solitamenteassociato alla presenza di risorgenze di sub-alveo. Si mescola spesso agli sciami di vaironi, con cui condivide gli stessi ambienti. La sua tutela è legata a quella degli habitat in cui si trova ed in particolare le ampie zone di ghiaieti dell’alta pianura. Purtroppo questi tratti sono anche quelli più esposti ai fenomeni delle asciutte estive ed alle escavazioni in alveo per il recupero di inerti. E’ inoltre importante acquisire maggiori informazioni riguardo la biologia e distribuzione della specie.

Indirizzi per la tutela:

a) Monitoraggio delle popolazioni locali;
b) Istituzione di zone di protezione;
c) Recupero degli habitat;
d) Evitare lavori in alveo;
e) Rispetto del Deflusso Minimo Vitale.


Revisione ed aggiornamento nel 2011 a cura del Servizio parchi e risorse forestali , elaborazione basata sulla Banca dati della biodiversità: schede monografiche PESCI (a cura di Francesco Nonnis Marzano) e su "Elementi di base per la predisposizione della carta ittica regionale" , Regione Emilia-Romagna - Assessorato agricoltura e alimentazione, 1992








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ultima modifica 2012-11-02T13:02:00+01:00
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