Parchi, foreste e Natura 2000

IT4020015 - ZSC - Monte Fuso

Superficie: 825 ettari
Province e Comuni interessati: PARMA (Neviano degli Arduini, Tizzano Val Parma)

Il sito ricade in parte nel Parco regionale Valli del Cedra e del Parma

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4020015 (pdf138.26 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia occidentale

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (pdf1.97 MB)

Quadro conoscitivo (pdf26.37 MB)

Piano di Gestione (pdf2.1 MB)

Descrizione e caratteristiche

Castagno (Castanea sativa). Foto archivio Servizio Parchi e Risorse Forestali della Regione Emilia-RomagnaSul medio Appennino parmense, tra Enza e Parmossa poco a monte di Neviano, circondato da ambienti collinari e submontani, si erge quasi improvviso il blocco arenaceo di Monte Fuso (1115 m). Si tratta di una breve dorsale est-ovest fittamente boscata, al centro della quale sorge la vetta, mentre tutt’intorno, soprattutto verso nord, i versanti degradano rapidamente fino a quote collinari ampiamente coltivate. L’ambiente è prevalentemente boschivo (60%), con boschi di latifoglie miste, faggeti, castagneti e qualche rimboschimento; praterie mesofile più frequentemente arbustate (12%) caratterizzano chiarie e vuoti nella foresta; seminativi e coltivi a carattere estensivo (25%) circondano il tutto. Il sito è confinante sul lato sud con l'Oasi di protezione faunistica "Monte Fuso" di 355 ha e fa parte di un parco provinciale con precipue funzioni ricreative e didattiche. Le alterazioni antropiche sono frequenti e diffuse, anche se un generale senso di abbandono permea la maggior parte degli ambienti. Sei tipi di habitat d’interesse comunitario, uno prioritario, occupa circa il 10% della superficie. Il più tipico è dato dai castagneti, simbolo dell'area, contornato da chiarie e praterie di diversi tipi e forme da quelle rocciose e pioniere a quelle più ricche e pingui, anche umide. Di interesse regionale, è segnalato anche l'habitat forestale Pinete appenniniche di Pino silvestre.

Vegetazione

L’aereo terrazzo boscoso del Monte Fuso ospita formazioni tipiche della fascia submontana e montana appenninica, con ostrieti e querceti misti di Roverella e Cerro, lembi di faggeta nella fascia sommitale ed estesi castagneti (diffusi dall’uomo), non ovunque mantenuti e coltivati, ma ugualmente apprezzati e "riconosciuti" come il simbolo, il massimo valore storico della frazione di Campora. Selve castanili da frutto si alternano a cedui di castagno, per lo più invecchiati, in stato di conservazione generalmente piuttosto scadente. La coltura è praticamente abbandonata e il bosco tende spontaneamente a soppiantare il castagno a vantaggio di Carpino e Faggio. Del resto, la faggeta appare di significativo interesse, soprattutto nei rapporti dinamici di evoluzione con gli adiacenti e compenetrati ostrieti, e il castagneto merita di essere difeso solo localmente, là dove le condizioni vegetative e fitosanitarie appaiono sostenibili. Non sono per ora rilevate specie floristiche d’interesse comunitario, d’altra parte meriterebbero aggiornamenti ed approfondimenti le esplorazioni naturalistiche del sito: il corrispondente quadrante nel Censimento della Flora regionale protetta (1996), riporta un contingente di 27 specie diverse, tra le quali, di grande interesse, le orchidee Traunsteinera globosa e Himantoglossum adriaticum. Meritano di essere ricordate le segnalazioni di specie montane quali Gentiana asclepiadea e Lilium martagon, e, infine, le non comuni Orchis pallens e mascula.

Fauna

Poche sono le informazioni disponibili sulla componente faunistica del sito, eppure la collocazione e lo stato di conservazione degli ambienti farebbero supporre presenze anche di rilievo. Per quanto riguarda l’avifauna, sono nidificanti Tottavilla (Lullula arborea), Averla piccola (Lanius collurio), Succiacapre (Caprimulgus europaeus) e, più saltuariamente, il Gufo reale (Bubo bubo). L'estensione dei castagneti maturi e più in generale degli habitat forestali rende plausibile la presenza di Insetti di interesse comunitario quali Lucanus cervus e Cerambix cerdo, nonché di diverse specie di Chirotteri forestali quali Pipistrellus pipistrellus e P. kuhli.

Per saperne di più

Flora piacentina

Cartografia

Carta di dettaglio (pdf6.07 MB)

Inquadramento territoriale

Azioni sul documento

ultima modifica 2023-03-16T09:06:20+01:00
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