Geologia, suoli e sismica

L'Area Geologia suoli e sismica supporta le politiche regionali collegate all’ambiente e alla pianificazione territoriale, soprattutto attraverso la produzione di sistemi informativi territoriali e di cartografie geologiche, pedologiche e geo-tematiche. Nel campo della riduzione del rischio sismico e del monitoraggio strategico di alcuni rischi naturali come mareggiate e frane, si pone l'obiettivo di mitigarne gli impatti sul territorio e sulla popolazione. Inoltre lavora per identificare e studiare le risorse naturali come acque, suoli, energia geotermica, risorse minerali

Escursione gratuita al Geosito del Monte Ragola, Monte Camulara e Monte Megna

Iniziativa realizzata nell’ambito del progetto “La valorizzazione dei geositi dell’Unione dei Comuni delle Valli del Taro e del Ceno e il consolidamento delle reti sociali locali di promozione del territorio”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con il Bando per la concessione di contributi relativi a geositi e grotte dell’Emilia-Romagna, anno 2022
  • Quando il 24/06/2023 dalle 09:00 alle 16:00
  • Dove Ritrovo ore 9.00 presso l'Ufficio Turistico di Bardi (PR), in via Pietro Cella 5
  • Contatti Giacomo Cella
  • Telefono 349 3181856
  • Sito web Visita il sito
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Lungo la dorsale spartiacque tra le valli del Nure e del Ceno si erge il monte Ragola, un imponente massiccio ofiolitico dai nudi fianchi che mostrano quelli che sembrano i segni dell’azione dei ghiacci che lo plasmarono oltre centomila anni fa. Ma è davvero così? L’escursione ad anello prende il via dal Passo dello Zovallo (1410 m.s.l.m.) e ci conduce, attraverso una folta faggeta, al versante orientale, dove si sale su una ripida pietraia molto suggestiva.

La zona sommitale è costituita da una cresta larga e quasi pianeggiante, disseminata di blocchi di roccia, tra i quali si trovano alcuni esemplari isolati di pino mugo. La parte più elevata della vetta tocca quota 1711 metri.

Dalla cima si gode di un panorama eccezionale, che comprende le più alte montagne della val Ceno, sovrastate dall’imponente monte Penna, con il profilo dentellato delle Alpi Apuane sullo sfondo; quindi l’intera testata della val Nure, contornata dai monti Nero, Bue, Maggiorasca, Groppo delle Ali e Crociglia e le vette vicine dei monti Ragolino e Camulara. All’orizzonte è facile distinguere la pianura Padana e l’arco alpino.

L’itinerario prosegue in discesa, tra enormi blocchi di roccia contornati dalla faggeta e alternati a morbidi avvallamenti prativi.

Il versante settentrionale del monte digrada dolcemente nei pascoli di Prato Bure e nella vasta torbiera di Prato Grande, caratterizzata dalla presenza di molte sorgenti dalle quali ha origine il torrente Lardana.

Il percorso di rientro si svolge a mezza costa sul versante settentrionale, tra gli antichissimi circhi glaciali e le tracce di vecchie carbonaie.

Durata: 6 ore

Distanza: 11 Km

Dislivello: In salita circa 560 m

Seppur per un brevissimo tratto (inferiore ai 10 metri), il sentiero è leggermente esposto, e dunque non è adatto a chi soffre seriamente di vertigini. Si consiglia pertanto, a chi fosse incerto, di chiedere suggerimento alla guida durante la fase di prenotazione.

Luogo di ritrovo

Ritrovo ore 9.00 presso l'Ufficio Turistico di Bardi (PR), in via Pietro Cella 5. Con mezzi propri raggiungeremo il passo dello Zovallo, da dove partirà l'escursione intorno alle ore 10.30. Eventuale ritrovo concordato al passo dello Zovallo alle ore 10.15 con i partecipanti provenienti dalla provincia di Piacenza. Possibilità di ritrovo anche a Ponteceno di Bedonia (da concordare con la guida in fase di prenotazione)

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ultima modifica 2023-06-08T20:30:09+02:00
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