La Terra delle meraviglie

La terra delle meraviglie
La Terra delle meraviglie, è una raccolta libera di minerali e fossili, un'esposizione impulsiva che non segue un rigoroso metodo classificativo ma, semplicemente, un criterio estetico basato sul colore. Un viaggio, che ci conduce dalla trasparenza dei cristalli di quarzo, al nero della galena, passando per le tonalità metalliche della pirite, il giallo dello zolfo, il verde della malachite, il viola dell'ametista, fino al rosso della blenda.
I colori dei minerali dipendono sia dal tipo di elementi chimici che li compongono sia dai difetti e dalle inclusioni che si possono verificare durante la loro genesi. Ogni minerale ha una forma geometrica che rispecchia il modo in cui gli atomi che lo compongono formano il reticolo cristallino.
Il contributo dei minerali allo sviluppo della civiltà è straordinario. In tempi antichi l'uomo preistorico scoprì la duttilità dei minerali metallici, la loro capacità di fondere e solidificare diventando così utensili, armi e gioielli. Oggi nei paesi industrializzati ogni individuo arriva a consumare fino a 10 tonnellate l'anno di materie prime d'origine minerale.
Il ripiano più in basso è dedicato ai fossili di organismi vissuti nelle profondità di un antico mare che lambiva l'Appennino: il \golfo padano\. Questi fossili sono stati determinanti per la ricostruzione delle importanti variazioni climatiche che si sono succedute in Emilia-Romagna a partire da circa cinque milioni di anni fa.