Geologia, suoli e sismica

Rischi costieri: aggiornato il sito dei dati ambientali di Arpae

Introdotti nuovi indicatori grazie alla collaborazione tra Arpae e il Servizio Geologico Sismico e dei Suoli

E’ stato aggiornato il capitolo tematico rischi costieri del sito "Dati ambientali della Regione Emilia-Romagna” con nuovi indicatori. Ai dati relativi all’erosione marina, si aggiungono, da quest’anno, quelli relativi al fenomeno dell'inondazione marina, alle morfologie costiere e alle opere di difesa. Dati indispensabili per chi si occupa di analisi del rischio costiero in Emilia-Romagna, analizzati e disponibili per la consultazione e il download.

L’analisi dei dati

Il litorale dell’Emilia-Romagna è costituito prevalentemente da una spiaggia bassa e sabbiosa, soggetta a erosione e inondazione marina. In base agli ultimi dati disponibili, riferiti al periodo 2012-2018, risulta che il 36% del litorale è in accumulo di sedimento, il 46% stabile e il restante 18% in erosione. Questa situazione, complessivamente positiva, è dovuta a una buona gestione della costa e, in particolare, a una serie d'interventi di ripascimento realizzati dalla Regione e dagli enti locali. 

Per lo stesso motivo, anche le mappe di pericolosità all’inondazione marina, elaborate dall’Autorità di distretto del Po nel 2019, evidenziano, rispetto al 2013, una leggera riduzione delle superfici allagabili, che passano da 18,6 a 15,1 km2, per lo scenario P3 (mareggiate frequenti), e da 31,4 a 30 km2, per lo scenario P2 (mareggiate poco frequenti). Diversamente, le aree interessate da inondazioni rare (scenario P1) rimangono praticamente invariate, pari a 78,8 km2.

 

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