In Emilia-Romagna e nell’Adriatico settentrionale, l’assetto geologico del sottosuolo offre opportunità per la coltivazione di risorse energetiche (idrocarburi e geotermia) e per lo stoccaggio di fluidi (metano e anidride carbonica). Queste attività di estrazione e reiniezione di fluidi possono essere più o meno invasive in base alle profondità e ai volumi interessati.Nel febbraio 2014 la “International Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity increase in Emilia Region” (la cosiddetta “Commissione ICHESE”), pur non riscontrando alcuna relazione tra le attività antropiche in essere nel sottosuolo padano e la sequenza sismica del maggio 2012, ha raccomandato che le attività di coltivazione di idrocarburi e dell’energia geotermica, sia in atto che di nuova programmazione, siano accompagnate da reti ad alta tecnologia per il monitoraggio della sismicità, delle deformazioni del suolo e della pressione di poro.

Le linee guida ministeriali

Nel novembre 2014, l’allora Ministero dello Sviluppo Economico (MiSE), recependo i risultati del rapporto ICHESE ha pubblicato gli “Indirizzi e Linee Guida per il monitoraggio della sismicità, delle deformazioni del suolo e delle pressioni di poro nell’ambito delle attività antropiche” di sottosuolo (ILG MiSE 2014), redatti da un gruppo di lavoro, istituito e coordinato dal MiSE stesso, composto da esperti di enti di ricerca e pubbliche amministrazioni.Tale documento fornisce indicazioni tecniche per la realizzazione dei monitoraggi e indirizzi per la loro gestione e verifica. L’obiettivo dei monitoraggi è definire la sismicità e la subsidenza naturali nei siti in cui si svolgono le attività e verificare se queste alterano o meno tali condizioni, al fine di prevenire fenomeni di sismicità indotta o innescata o deformazioni del suolo che potrebbero causare impatti negativi per la cittadinanza, i beni, le attività produttive e sociali.La Regione Emilia-Romagna ha recepito i suddetti ILG MiSE 2014 con DGR n. 903/2015. Con lo stesso atto ha anche approvato lo schema di accordo con il MiSE per l’attuazione degli ILG, sia per le attività in essere sia per le nuove concessioni di coltivazione di idrocarburi e di stoccaggio. Successivamente, con DGR n. 1551/2016 la Regione ha approvato un ulteriore accordo con il MISE per la gestione delle attività di ricerca e coltivazione degli idrocarburi offshore.Nell’ottobre 2016, il MiSE ha poi rilasciato anche le “Linee Guida per l’utilizzazione della risorsa geotermica a media e alta entalpia” (LG MiSE 2016), che individuano metodologie consolidate per la prevenzione e la mitigazione dei potenziali effetti sull’ambiente e sulla salute pubblica, e rimandano agli ILG MiSE 2014 per i monitoraggi della sismicità, delle deformazioni del suolo e delle pressioni di poro nelle concessioni per l’utilizzo della risorsa geotermica.

La Regione ha poi chiarito, con DGR 1506/2024, i criteri e le condizioni per l’applicazione dei monitoraggi ai sensi degli ILG MiSE 2014 nelle nuove concessioni e in quelle in via di rinnovo/proroga nel territorio regionale.

Le sperimentazioni realizzate

In base alle raccomandazioni della Commissione ICHESE e ai suddetti accordi è stata quindi condotta una sperimentazione preliminare degli ILG MiSE 2014 in tre siti pilota individuati nel territorio regionale:

Una quarta sperimentazione è stata condotta nei campi di coltivazione di idrocarburi della Val d’Agri, Regione Basilicata. (Accordo per l’applicazione integrata degli ILG alle Concessioni di coltivazione Val D’Agri e Gorgoglione)

I monitoraggi in corso

Ad oggi, in Emilia-Romagna, i monitoraggi della sismicità, deformazione del suolo e pressione di poro ai sensi degli ILG MiSE 2014 sono in corso nelle seguenti concessioni:

A chi rivolgersi

Area geologia, suoli e sismica

Luca Martelli

ACQUISIZIONE E ANALISI DEI DATI PER LA VALUTAZIONE DELLA PERICOLOSITÀ SISMICA E LO SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE RISORSE ENERGETICHE