Le nuove tecnologie consentono oggi di rappresentare e visualizzare in modalità tridimensionale la cartografia prodotta negli anni passati.

La possibilità di integrare l’informazione morfologica quella tematica (geologica, litologica, stratigrafica, strutturale, ecc.) costituisce, in questo caso, il valore aggiunto della rappresentazione tridimensionale.

I simboli e le campiture delle carte tradizionali assumono nuova enfasi, così è possibile apprezzare direttamente dalla mappa 3D le forme degli elementi geomorfologici (ad esempio dei terrazzi fluviali, delle conoidi alluvionali) oppure il controllo strutturale su alcuni versanti o ancora le diversità morfologiche dovute alle variazioni litologiche delle formazioni geologiche.

Tutte queste nuove informazioni sono facilmente percepite dall’utente senza la mediazione di ulteriore simbolismo, legende e spiegazioni. La rappresentazione cartografica 3D semplicemente si avvicina maggiormente a come si presenta il mondo reale e a come noi lo percepiamo.

La metodologia adottata per la creazione di questa nuova cartografia richiede uno o più modelli digitali del terreno a risoluzione variabile, massima per le mappe a piccola scala e minima per le carte a grande scala.

Gli elementi grafici della classica cartografia geologica bidimensionale (simboli e rappresentazioni mediante graficismi o mappature cromatiche) possono essere spalmati sui modelli digitali del terreno sotto forma di immagini raster della cartografia originale (.jpg, .tiff ecc.) oppure possono essere direttamente utilizzati gli stessi elementi rappresentati in forma vettoriale.

Il visualizzatore della cartografia 3D consente di osservare le carte da differenti punti di vista e variare l’esagerazione verticale, di mostrare le sezioni verticali che spesso accompagnano le carte geologiche e tematiche. Questa visualizzazione contestuale delle informazioni superficiali e di quelle di sottosuolo favorisce una intuitiva comprensione del territorio nella sua totalità.

Il progetto di rendere tridimensionale la cartografia esistente è stato avviato nel 2019 e prevede, in questa fase, la pubblicazione nel tempo delle Carte Geologiche alla scala 1:50000 CARG (entro il confine regionale), e di alcune carte tematiche prodotte dalla Regione Emilia-Romagna.