Quando si parla di inquinamento ambientale oppure di biodiversità in pericolo la maggior parte di noi pensa all’acqua, all’aria o al pericolo di estinzione delle grandi specie animali, quasi mai al suolo.

Quando parliamo di suolo molto spesso abbiamo un’idea vaga di cosa esso sia. Se lo chiediamo ad un agricoltore ci dirà che è il supporto su cui crescono le piante che coltiva, un ingegnere il luogo su cui appoggiano le sue opere, per il cavatore di argilla è il sedimento da cui estrarre la materia prima di cui ha bisogno e così via a seconda di quelli che sono gli interessi specifici.

In realtà il suolo è tutto questo e molto altro, “è la pelle viva della terra”, è una risorsa naturale non rinnovabile, se non in tempi estremamente lunghi, di cui ognuno di noi dovrebbe prendersi cura.

La Regione Emilia-Romagna si occupa da anni di promuovere la conoscenza del suolo rivolgendosi sia a chi lo lavora, come gli agricoltori (Catalogo dei Suoli dell’Emilia-Romagna), a chi il suolo deve tutelarlo (Suoli e Pianificazione), sia a chi, come tutti noi sul suolo ci vive, e deve imparare a conoscere come risorsa ambientale al pari dell’acqua e dell’aria (Che Terra Pesti).

È nostra intenzione stimolare delle riflessioni sul suolo e sulla terra che calpestiamo.

In questi ultimi anni la Regione Emilia-Romagna ha favorito l’aumento della consapevolezza sul valore della risorsa suolo:

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