Le funzioni del suolo
Non può esserci vita senza suolo né suolo senza vita
Il suolo è una risorsa in larga misura non rinnovabile, se non in tempi estremamente lunghi. A questa risorsa sono riconosciute funzioni vitali:
- produttiva: l’esistenza di ogni animale, di ogni pianta che vive sulla terra dipende in ultima analisi dal suolo;
- regolatrice: il suolo riduce il rischio di inondazioni e regola il rifornimento delle falde acquifere;
- protettiva: un suolo di buona qualità protegge l’acqua potabile, filtrando potenziali inquinanti. Inoltre cattura il 20% circa del carbonio immesso nell’atmosfera dalle attività dell’uomo;
- naturalistica: i suoli sono vivi. In una manciata di suolo sono presenti miliardi di organismi viventi;
- climatica: suolo e clima si influenzano reciprocamente. Il degrado del suolo può ad esempio portare alla desertificazione;
- storico-ambientale: custodisce le tracce dei cambiamenti ambientali e della storia dell’uomo;
- insediativa: sul suolo costruiamo le nostre case e le strade; dal suolo estraiamo anche argilla, sabbia e ghiaia per edificare.
Le funzioni sono complesse e correlate, l’intervenire dell’uomo su una funzione ne influenza tutte le altre. Ad esempio l’agricoltore che agisce sulla funzione produttiva agisce anche sulla funzione protettiva, influenzando la capacità di immagazzinamento dell’acqua, di stoccaggio del carbonio, può agire contro l’erosione, la compattazione ed altre proprietà dei suoli.
Un bene comune
Il suolo è un bene comune sottoposto in larga misura a proprietà privata. Questo suo status particolare fa sì che diversi siano i soggetti coinvolti nella sua gestione:
Chi lo gestisce direttamente.
Qualcuno lo usa:- gli imprenditori agricoli e i forestali, che utilizzano principalmente la funzione produttiva del suolo.
- i costruttori, che utilizzano la funzione supporto;
- gli imprenditori industriali lo usano per metterci sopra le loro attività produttive
Qualcuno lo recupera o addirittura lo migliora:
- i consorzi di bonifica prosciugano e irrigano (bonifica idraulica); gli enti locali identificano i siti contaminati e provvedono a bonificarli (bonifica ambientale).
Chi fa politica (policy maker).
Le politiche sul suolo prevedono l’applicazione di una varietà di norme:- la legislazione in campo agricolo. Le buone pratiche agricole sono un elemento fondamentale della nuova politica per lo sviluppo rurale, che mira ad esempio a ridurre l’uso di pesticidi, ridurre le lavorazioni del terreno, conservare strisce prative;
- le politiche ambientali, ad esempio la legislazione su rifiuti, tutela delle acque, tutela dell’aria, inquinamento;
- la pianificazione territoriale e urbanistica, che contrasta un’urbanizzazione che consumi il suolo;
- la legislazione sui trasporti, che regolamenta occupazione e frammentazione del suolo a opera delle reti di trasporto e perturbazione dei flussi delle acque sotterranee causata dai lavori di costruzione, cerca di migliorare l’uso del suolo, in particolare favorisce il passaggio dal trasporto su strada e per via aerea a modalità meno dannose per l’ambiente, come il trasporto ferroviario e per via navigabile;
- le politiche energetiche: alcuni nuovi impianti di produzione a biomasse utilizzano il suolo come sorgente di materia prima per l’energia. Oltre a utilizzare il suolo, gli impianti energetici, in particolare i fotovoltaici, lo occupano. Le politiche energetiche ne regolamentano l’uso in modo tale da evitarne il consumo.
- I portatori d’interesse, cosiddetti stakeholder.
Sono coloro che fanno da intermediari tra chi utilizza il suolo direttamente e chi fa politica, possono essere associazioni di categoria associazioni di cittadini. Gli studiosi del suolo
sono coloro che hanno la funzione di contribuire alla integrazione tra le varie categorie divulgando il più possibile la conoscenza del suolo che sta alla base della consapevolezza.I fruitori del suolo
sono tutti coloro che più o meno consapevolmente usano il suolo nella quotidianità, cioè tutti quanti noi che viviamo su questo pianeta (!).
Complementarietà od esclusività delle funzioni
Il suolo svolge numerose funzioni, la maggior parte delle quali sono complementari fra loro. Ad esempio permettere la crescita delle piante contribuisce notevolmente all’aumento della biodiversità, all’aumento della sostanza organica del suolo, con relativa sottrazione della CO2 atmosferica, e ne aumenta anche la capacità filtrante delle acque.
Altre funzioni rischiano di diventare“ esclusive”, escludendo le altre. È il caso ad esempio della funzione “insediativa” delle infrastrutture. Se “sigilliamo” un terreno costruendo edifici o strade è evidente che non potranno più crescere piante, che l’acqua non si infiltrerà più, che la biodiversità viene azzerata ecc. È questa la ragione per cui quando su un suolo si costruisce, quando lo si sigilla, si parla di “consumo di suolo”, cioè di perdita di tutte quelle cose che il suolo avrebbe fatto, a scapito di una sola sua funzione, quella insediativa.
Documenti
Il suolo come "oro bruno": cambiamenti d‛uso e perdita di funzioni del suolo nella pianura emiliano romagnola
Poster presentato al convegno "RECUPERIAMO TERRENO" del 6 maggio 2015 file in formato PDF (link esterno)Soil is brown gold in the Emilia-Romagna region
Pubblicazione scientifica sulla rivista internazionale Land Use Policy. (link esterno)Le Funzioni del suolo
Capitolo sulle funzioni del suolo del libro “Il suolo, Radice della vita” edito dal Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ex APAT) (link esterno)
Link
Il Suolo e le sue funzioni,
dalla pagina dedicata al suolo dalla Confederazione Elvetica (link esterno)Il consumo di suolo in Emilia Romagna
dal sito dell'ARPA Toscana (link esterno)