Produzioni agroalimentari

Effluenti e nitrati

La corretta utilizzazione agronomica dei reflui, soprattutto degli effluenti zootecnici, consente di sfruttare una risorsa utile a mantenere la fertilità del suolo, riducendo l'inquinamento

Cosa fa la Regione

vaccaLa salvaguardia dell'ambiente e, in particolare, delle risorse idriche è un obiettivo di grande rilievo anche per il settore agricolo. L'Unione europea ha istituito una strategia europea (pdf895.66 KB) per proteggere le acque dall'inquinamento, basata su alcuni provvedimenti legislativi, tra i quali la "direttiva Nitrati (pdf24.82 KB)".

Per contenere l'inquinamento dovuto alle sostanze azotate la Regione ha approvato il Regolamento n. 2 del 19 marzo 2024, in cui sono specificate le norme da seguire nella fertilizzazione.

I fertilizzanti, se utilizzati non correttamente, possono contribuire ad inquinare le acque. Soprattutto gli effluenti, di origine zootecnica o da digestione anaerobica o da altri fonti agricole devono essere distribuiti razionalmente, seguendo un piano di utilizzazione agronomica (PUA). Il PUA può essere elaborato con un foglio di calcolo, compilato secondo le indicazioni del manuale utente.

Prima di concimare i terreni con tali materiali, gli operatori sono tenuti a effettuare una comunicazione alla Struttura autorizzazioni e concessioni (SAC) dell'Agenzia prevenzione ambiente ed energia (ARPAE), mediante una procedura informatizzata.

Da novembre a febbraio, le disposizioni per l'utilizzazione degli effluenti possono differenziarsi in funzione dell'andamento meteo, secondo quanto previsto dal Regolamento n. 2 del 19 marzo 2024, tenendo conto anche della qualità dell'aria. La pubblicazione del bollettino nitrati e aria riprende il 31 ottobre di ogni anno.

Una disciplina a sè riguarda gli effluenti dell'industria olearia e, particolarmente, le acque di vegetazione provenienti dai frantoi.

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