La Riserva di Biosfera Po Grande, riconosciuta nel 2019, copre una superficie complessiva di 2.866 km2 con una popolazione di 541.047 abitanti e si estende su 85 Comuni e 3 Regioni (Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia).
L'ecosistema fluviale del Po rappresenta un complesso sistema di habitat diversi tra loro, dall'alveo del fiume con le sue numerose ramificazioni, le zone umide marginali e le isole fluviali, i numerosi boschi ripariali, le praterie igrofile, le aree agricole e di bonifica. Tale complessità la si trova anche nella diffusione dei siti della Rete Natura 2000 che comprende tutte le principali aree naturali e seminaturali, nonché le tipologie di habitat, della Pianura Padana centrale.
Da un punto di vista di specie arboree le principali sono il salice bianco (Salix alba) e il pioppo bianco (Populus alba) e nero (Populus nigra). Queste specie infatti riescono a crescere sugli accumuli sabbiosi di nuova formazione dando origine a nuovi alvei che nel tempo vengono sostituite da formazioni forestali con la stabilizzazione del terreno. Le aree golenali e i pioppeti si alternano alle ampie zone di terreno coltivato, in particolare dedicato a cereali e foraggi. Agricoltura, che grazie alle spinte europee soprattutto in campo normativa si sta sempre più orientando verso i concetti della sostenibilità.
Il territorio si presta molto allo sviluppo di attività turistiche e ricreative (mountainbike, canoa, pesca amatoriale, ecc.) e rappresentano un importante strumento di scoperta degli altri valori culturali ed enogastronomici locali. I boschi e le radure sono famosi per le uscite domenicali e vengono anche organizzate attività di navigazione fluviale combinate con visite ai musei e ai centri abitati presenti sul territorio.

Nonostante sia la più giovane delle tre Riserve della Biosfera ricadenti in parte in Emilia-Romagna il Po Grande è stata da subito in grado di rispondere alle richieste del Programma MAB UNESCO, istituendo una Governance molto complessa ed estesa, che rispecchia la complessità territoriale della Riserva della Biosfera stessa. Inoltre ha sviluppato un Piano d’Azione ampio e strutturato che è un manifesto della necessità di mettere a sistema le diverse realtà presenti sul territorio della Riserva della Biosfera e di fare rete per il raggiungimento di obiettivi comuni.
Dal Piano d’Azione emerge anche il tentativo della Riserva della Biosfera di riportare al centro del dibattito il ruolo dei giovani nella governance e nei processi decisionali territoriali, coinvolgendoli nello sviluppo di attività e progetti della Riserva della Biosfera e in connessione con le loro carriere lavorative e universitarie.

autore: Davide Bertuccio

autore: Davide Bertuccio


Con il progetto TRASPONDE iniziato nel 2021, vede nel 2022 la seconda edizione, alla riscoperta della delicata bellezza del paesaggio fluviale, di un punto di osservazione nuovo e di una mobilità lenta e sostenibile, con il coinvolgimento dei giovani, in rete con le amministrazioni locali e gli operatori privati. In particolare nasce per studiare ipotesi sostenibili di riattivazione di un servizio di traghettamento fluviale a supporto delle reti di mobilità lenta turistica (a piedi e in bicicletta), stabilendo criteri tecnici per individuare i punti strategici in cui attivare il servizio.
Adotta lo Storione è invece un progetto che a partire dalla biologia di una specie simbolo del Grande Fiume, promuove attività di educazione ambientale rivolto agli studenti delle medie e superiori, per spiegare lo stretto intreccio tra natura, economia e società dei territori rivieraschi del Po, tra passato, presente e futuro.
Il Grande Fiume è prerogativa di pochi, così come la sua navigazione. Renderlo fruibile, in sicurezza e nel rispetto dei suoi ambienti naturali, significa portare all'attenzione di un pubblico vasto le peculiarità di luoghi e comunità unici al mondo, migliorarne la conoscenza e la capacità di lavorare in sinergia tra gli enti preposti alla sua gestione. Da qui nasce il progetto Il Portolano del Po che poi è diventato una guida alla navigazione "Il Portolano del Po, navigazione nella Biosfera, da Pavia al Delta fino alla laguna di Venezia", disponibile in versione cartacea e app.

Soggetto coordinatore  
Autorità di Bacino Distrettuale del Fiume Po
Enti Parco Emilia-Romagna coinvolti
Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Occidentale; Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità – Emilia Centrale
Regioni coinvolte
Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto
Comuni Coinvolti
Lodi (Caselle Landi, Castelnuovo Bocca d’Adda, Corno Giovine, Guardamiglio, Orio Litta, San Rocco al Porto, Santo Stefano Lodigiano, Senna Lodigiana, Somaglia), Piacenza (Caledasco, Caorso, Castelvetro Piacentino, Castel San Giovanni, Monticelli d’Ongina, Piacenza, Rottofreno, Sarmato, Villanova sull’Arda), Pavia (Chignolo Po, Monticelli Pavese, Pieve Porto Morone), Cremona (Bonemerse, Casalmaggiore, Cingia de Botti, Cremona, Crotta d’Adda, Gerre de Caprioli, Gussola, Malagnino, Martignana di Po, Motta Baluffi, Pieve d’Olmi, San Daniele Po, Scandolara Ravara, Spinadesco, Stagno Lombardo, Torricella del Pizzo), Parma (Colorno, Mezzani, Polesine Zibello, Roccabianca, Sissa, Sorbolo, Trecasali), Reggio Emilia (Boretto, Brescello, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo), Mantova (Bagnolo San Vito, Borgo Virgilio, Borgofranco sul Po, Borgo Mantovano, Carbonara di Po, Dosolo, Gonzaga, Magnacavallo, Marcaria, Moglia, Motteggiana, Ostiglia, Pegognaga, Poggio Rusco, Pomponesco, Quingentole, Quistello, Ronco Ferraro, San Benedetto Po, San Giacomo delle Segnate, San Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Sermide e Felonica, Serravalle a Po, Sustinente, Suzzara, Viadana), Rovigo (Bergantino, Calto, Castelmassa, Castelnovo Bariano, Ficarolo, Melara, Salara).
Aree protette interessate
Riserva Regionale Parma Morta
Anno di riconoscimento
2019
Superficie
286.600 ha
Sito
Email