IT4030008 - ZSC-ZPS - Pietra di Bismantova
Superficie: 202 ettari
Province e Comuni interessati: REGGIO EMILIA (Castelnovo ne' Monti)
Il sito ricade per metà nel Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Formulario
Formulario Natura 2000 del sito IT4030008 (PDF - 114.2 KB)
Note esplicative al formulario (PDF - 1.2 MB)
Enti gestori
Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano
Strumenti di gestione
Misure Specifiche di Conservazione contenute negli allegati 3, 4 e 6 della D.G.R. n. 1227/24
Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (PDF - 4.8 MB)
Piano di Gestione (PDF - 3.3 MB)
Il Piano contiene testi e foto tratti dal sito di Acta Plantarum
Descrizione e caratteristiche
La Pietra di Bismantova è un massiccio isolato di calcarenite miocenica caratterizzato da pareti verticali alte e strapiombanti e da un pianoro sommitale con praterie e formazioni di tipo arbustivo prevalentemente a Nocciolo. E’ situato sul colmo del largo contrafforte che separa i bacini di Enza e Secchia, presso Castelnovo né Monti. Il massiccio risulta visibile da gran parte dell'Appennino reggiano, poggia su un letto di argille scagliose e costituisce la piú caratteristica forma di erosione selettiva della regione: la sua inconfondibile, famosissima sagoma tabulare si staglia netta tra le morbide ondulazioni circostanti connotando un paesaggio appenninico celebrato da poeti e viaggiatori, storica meta di arrampicate, escursioni e pellegrinaggi (c’è anche un antico eremo). L'intorno del massiccio è caratterizzato da querceti cedui, campi coltivati e prati da sfalcio, siepi e praterie aride arbustate dominate dal Ginepro comune, in un contesto tipicamente submontano. Il sito ricade per circa un terzo all’interno del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano. Vi insistono almeno 9 habitat di interesse comunitario, dei quali 3 prioritari, che coprono quasi un quarto della superficie del sito, in particolari habitat rupicoli e di vegetazione erbacea pioniera, ma anche forestali alla base della rupe con singolari formazioni di castagneto e tiglieto su terreni rocciosi.
Vegetazione
I boschi intorno alla Pietra rientrano nel contesto vegetazionale dei querceti misti a cerro e roverella, con diffusione di specie adattate al substrato roccioso quali Maggiociondolo e Sorbo montano, ma anche Tiglio, Cerrosughera e Leccio in situazione di rifugio. C’è notevole varietà di tipologie prative, dalle formazioni pioniere calcicole dell'Alysso-Sedion albi, alle formazioni erbose secche seminaturali dei Festuco-Brometalia con stupenda fioritura di orchidee, a formazioni mesofile alpine, subalpine e montane da fieno. L'ambiente rupestre favorisce crassulente come Saxifraga paniculata, il contesto rivela contrasti e uno spiccata termofilia, per cui è riscontrabile nonostante la quota e la collocazione continentale la presenza nel sottobosco di Ruscus aculeatus. Tra le specie rare e/o minacciate sono segnalate Hieracium tomentosum, Delphinium fissum e Alyssoides utriculata, e numerose orchidee tra le quali Orchis pallens e Orchis mascula.
Fauna
Per quanto riguarda l’avifauna, almeno tre specie di interesse comunitario nidificano nell'area: Tottavilla, Averla piccola, Succiacapre. Tra le specie presenti rare e/o minacciate a livello regionale vi è il Picchio muraiolo (Tichodroma muraria), specie rara presente in regione in pochi siti durante le migrazioni e l’inverno. Circa gli Invertebrati, è segnalata la specie di interesse comunitario Cervo volante Lucanus cervus, Coleottero legato agli ambienti forestali con resti di alberi marcescenti. Non mancano sicuramente rettili, anfibi e mammiferi tra i quali chirotteri (alle due specie di Pipistrellus fin qui segnalate si devono aggiungere certamente sia rinolofi che vespertilii) che trovano rifugio negli anfratti della Pietra, tuttavia un censimento faunistico completo non è ancora disponibile.
Per saperne di più
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 1.8 MB)