IT4040018 - ZSC-ZPS - Le Meleghine
Superficie: 327 ettari
Province e Comuni interessati: MODENA (Finale Emilia)
Formulario
Formulario Natura 2000 del sito IT4040018 (PDF - 258.9 KB)
Note esplicative al formulario (PDF - 1.2 MB)
Enti gestori
Strumenti di gestione
Misure Specifiche di Conservazione (PDF - 63.3 KB)
Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (PDF - 3.5 MB)
Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP)
Descrizione e caratteristiche
Il sito è collocato nella bassa pianura modenese in prossimità del confine provinciale con Ferrara, in un’area scarsamente abitata ma soggetta attualmente ad agricoltura intensiva in cui le conche geomorfologiche con terreni alluvionali erano occupati fino alla fine dell’800 e ai primi del ‘900 da paludi e praterie umide utilizzate per secoli per l’allevamento degli equini. In particolare, il sito è delimitato a Nord dalla strada Fruttarola, a Est dai canali Bagnoli e Canalazzo, a Sud dal cavo Pecora e dalla strada Dogarolo e comprende i bacini per la fitodepurazione di Massa Finalese "Le Meleghine" e dei bacini per l’itticoltura. La vicinanza alle zone umide della ZPS IT4040014 "Biotopi e ripristini ambientali di Mirandola" e i numerosi bacini di itticoltura sparsi attorno al sito hanno determinato l’uso dei bacini di fitodepurazione come zona di rifugio e sosta per numerose specie, soprattutto di Ardeidi. All’interno del sito ricade l’Oasi per la protezione della fauna "Le Meleghine" che comprende i bacini per la fitodepurazione la cui gestione è affidata all’Istituto Tecnico Agrario di Finale Emilia.
Habitat e specie di maggiore interesse
Habitat Natura 2000. Due habitat d'interesse comunitario, salici-pioppeti e vegetazione galleggiante su acque mesotrofiche, più canneti d'interesse regionale (e nazionale, suggerito come habitat potenziale per l’inserimento nell’allegato I della Direttiva Habitat dal 2014) occupano poco meno del 10% della superficie del sito. I margini elofitici in particolare rappresentano un habitat in rapida espansione. Nymphoides peltata è la presenza floristica più preziosa di questi ambienti. Un paio di curiosità botaniche sono la grossa labiata non comune Erba sega (Lycopus exaltatus) e la presenza di esemplari rinselvatichiti di girasole (Helianthus annuus). Uccelli. Sono state segnalate almeno 32 specie di interesse comunitario, 6 delle quali nidificanti: Tarabusino, Nitticora, Garzetta, Sgarza ciuffetto (queste ultime tre specie sono localizzate in una garzaia all’interno dei bacini di fitodepurazione), Falco di palude, Cavaliere d’Italia. Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale figurano Marzaiola, Gheppio, Strillozzo. E’, inoltre, un’importante area di sosta e di alimentazione al di fuori del periodo riproduttivo per numerose specie, soprattutto acquatiche, tra le quali le più significative sono Airone bianco maggiore, Tarabuso, Garzetta, Falco di palude, Mignattino piombato.
Per saperne di più
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 1.8 MB)