La siccità 2017 osservata dal settore montano, con il contributo della geologia
Contributo alla formazione di un quadro conoscitivo utile alle politiche di adattamento al clima che cambia ed alla riduzione della locale vulnerabilità alla siccità
Il quadro “La portatrice d’acqua” del pittore Giovanni Segantini (1858-1899) rappresenta il modo di rifornirsi d’acqua per gli usi domestici, diffuso anche da noi, fino ad un passato nemmeno tanto remoto. Le siccità ricorrenti degli ultimi dieci anni richiamano alla memoria queste scene ormai dimenticate, facendoci riflettere su come la risorsa acqua sia preziosa e quanto sia faticoso disporne.
La siccità del 2017 ha avuto pesanti conseguenze sull’approvvigionamento idropotabile in ambito regionale, con effetti che si sono manifestati ben oltre il periodo estivo.
La ricorrenza di questi fenomeni naturali ha stimolato una riflessione su come anche le conoscenze disponibili presso il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli possano contribuire alla formazione di un quadro conoscitivo utile alle politiche di adattamento al clima che cambia ed alla riduzione della locale vulnerabilità alla siccità in particolare.
Tale riflessione, che si esprime soprattutto attraverso l’elaborazione di cartografie tematiche, è focalizzata sul settore montano, sia per le competenze dell’area tematica di chi scrive, sia perché la montagna fa parte di un sistema che, attraverso le dinamiche del ciclo dell’acqua, è collegato alla pianura come luogo di origine delle risorse idriche là reperibili.
Una parte di queste elaborazioni è stata oggetto della presentazione “La siccità 2017 in chiave geologica: riflessioni e proposte (PDF - 432.0 KB)” in occasione di un seminario tenutosi a Borgo Val di Taro (PR) il 25 maggio 2018 ed organizzato dall’Amministrazione comunale.
Autori
Maria Teresa De Nardo e Stefano Segadelli
Area Geologia, Suoli e Sismica, Direzione Generale Cura del Territorio e dell’Ambiente
Alcuni degli approfondimenti conoscitivi proposti sono inoltre oggetto delle attività di un gruppo di lavoro, costituito con determina 14916/2017 e focalizzato sull’Appennino parmense, a cui collaborano:
Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli - S. Segadelli e M.T. De Nardo
Servizio interventi urgenti e messa in sicurezza dell’Agenzia regionale di Protezione Civile - A. Pelosio
ARPAE-Struttura Autorizzazioni e Concessioni - P. Boggio
Servizio Pianificazione Territoriale della Provincia di Parma - A. Ruffini ed A.Corradi.