La storia del CARG
La Regione Emilia-Romagna è impegnata nel Progetto CARG dal 1992 e grazie a questo dispone di una conoscenza geologica del territorio dettagliata e omogenea
Nel 1976 viene completata la “Carta geologica d'Italia” alla scala 1:100.000. Nel 1988, il Servizio Geologico Nazionale decide di avviare un nuovo progetto di cartografia geologica nazionale alla scala 1:50.000. Nasce così il Progetto CARG per dotare l’Italia di una cartografia geologica digitale e di dettaglio come base indispensabile per la pianificazione territoriale.
Le risorse statali, pari a circa € 81.260.000, sono state erogate fino al 2004 e hanno permesso, insieme agli impegni finanziari a carico delle Regioni e Province autonome, di realizzare e informatizzare 281 fogli geologici, pari a circa il 44% del territorio nazionale.
Grazie alla nuova stagione del CARG sono stati finanziati, al marzo 2023, altri 79 fogli geologici portando la copertura quasi al 58% del territorio nazionale.
Il CARG in Emilia-Romagna
Nel progetto CARG, l’Emilia-Romagna è impegnata dal 1992 e si è distinta a livello nazionale per essere stata l’unica Regione ad aver concluso il progetto per la parte montana, averlo quasi completato nella parte di pianura e per avere partecipato alla stesura delle linee guida CARG (I Quaderni del SGI). Alla produzione dei fogli geologici hanno partecipato, oltre ai tecnici del Servizio Geologico Sismico e dei Suoli, le Università, il CNR e diversi geologi professionisti che hanno collaborato al rilevamento della cartografia di base.
Attualmente, sono stati pubblicati 50 dei 58 fogli alla scala 1:50.000 in cui è compreso il territorio regionale. Con i 4 fogli finanziati dalla nuova stagione del CARG si raggiungerà una copertura geologica pari al 97,2% del territorio regionale. Restano ancora esclusi dalla cartografia geologica 4 fogli in gran parte ricadenti in altre regioni.
Nell’arco di alcuni decenni, l’Emilia-Romagna si è dotata, grazie a finanziamenti regionali (circa 8 milioni di euro) e statali (Progetto CARG – circa 11 milioni di euro), di una cartografia geologica a diversi livelli di dettaglio (scale 1:10.000, 1:25.000, 1:50.000 e 1:250.000) che può essere consultata sul sito cartografico Cartografia Geologica.