Il Sistema Informativo del Mare e della Costa (SIC),  si è arricchito dal 2010, di un nuovo elemento, il geodatabase in_Sand, che contiene tutti i dati e le elaborazioni cartografiche relative ai depositi di sabbie sottomarini, individuati dal CNR-ISMAR sui fondali al largo delle coste regionali, e utilizzati per il ripascimento delle spiagge.

E’ stato proprio in seguito alla realizzazione dei due primi interventi di ripascimento “straordinari” del 2002 e del 2007 (denominati Progettone 1 e 2), che è emersa la necessità di disporre di uno strumento informatico che consentisse l’archiviazione,  la consultazione e l’analisi rapida delle informazioni supportando in modo concreto il processo decisionale e l’elaborazione dei progetti.

Per fare fronte a questa esigenza il Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli ha stipulato una apposita convenzione con ISMAR-CNR, la struttura scientifica di riferimento a livello nazionale che ha raccolto, elaborato e interpretato la maggior parte dei dati riguardanti i depositi sabbiosi sommersi del bacino Adriatico. Parte di tali dati sono stati acquisiti nell’ambito di apposite convenzioni  tra ISMAR-CNR e  ARPAe (Unità specialistica mare e costa), che da sempre supporta la Regione Emilia-Romagna nell’attuazione dei progetti di ripascimento.

Con il più recente “Progettone 3”, attuato nel 2016 si è sperimentata l’efficacia dello strumento in_Sand, che ha consentito alla Regione di elaborare il progetto esecutivo in pochi mesi, riducendo fortemente i tempi, con un conseguente vantaggio sia per le attività logistiche ed amministrative sia per l’ottimizzazione delle risorse economiche disponibili.

Il rapporto tecnico

La Guida per la progettazione e lo sviluppo di In_Sand, scaricabile in formato .PDF, oltre ad offrire un documento scientifico di riferimento sulle modalità di  ricerca e sulle caratteristiche dei depositi di sabbie sottomarini utili al ripascimento delle spiagge, descrive l’architettura del geodatabase e alcuni esempi di  applicazione per la pianificazione e  la  progettazione degli interventi e per le verifiche post intervento.

La guida costituisce quindi un aggiornamento rispetto al rapporto tecnico pubblicato nel 2012, essendo arricchita dei risultati delle indagini condotte da ISMAR –CNR nel 2012 e 2014, dei nuovi contenuti normativi e applicativi sviluppati nell’ambito del progetto EU SHAPE (2011-2014) e dei risultati di recenti analisi condotte nei siti di interesse e nello spazio marino in cui i depositi sono ubicati .

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