Introduzione
Il 6 ottobre si celebra la giornata UNESCO dedicata alla Geodiversità, espressione e componente essenziale del patrimonio naturale ed elemento chiave per la comprensione dei processi geologici che modellano il territorio e da cui dipende la disponibilità delle risorse naturali.
Tema del 2025 è un invito a esplorare la geodiversità e patrimonio geologico nelle aree urbane dove assumono un ruolo strategico sia come parametro per la valutazione dei rischi sia come fattore di risorse di valore culturale, educativo e ambientale. La giornata vuole promuovere un dialogo interdisciplinare volto a riconoscere e integrare la geodiversità nei contesti urbani, contribuendo a una più ampia riflessione sulle politiche di conservazione, pianificazione territoriale e valorizzazione del territorio.
La Regione Emilia-Romagna è impegnata da oltre 20 anni nella valorizzazione del patrimonio geologico che vede nella Legge 9/2006 il suo atto concreto. La Legge ha istituito i catasti dei Geositi (a oggi sono censiti 704 siti di rilevanza locale e 108 Geositi di rilevanza regionale / nazionale) e delle Cavità naturali e ha messo a disposizione dei contributi per i Comuni e le Unioni di comuni per la realizzazione di programmi e progetti di valorizzazione del patrimonio geologico dell’Emilia-Romagna.
Accanto a questo, la Regione ha sviluppato un’attività di divulgazione del patrimonio geologico tramite la realizzazione di itinerari geologico-ambientali, opuscoli tematici e l’allestimento di una mostra permanente della collezione Museo Giardino Geologico Sandra Forni all’interno della sede regionale. Recentemente, l’impegno della Regione ha portato al prestigioso riconoscimento del sito seriale “Carsismo e Grotte nelle Evaporiti dell’Appennino settentrionale” (Evaporitic Karst and Caves of Nothern Apenninines - EKCNA) nella lista dei beni naturali del Patrimonio Mondiale.
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Ultimo aggiornamento: 06-10-2025, 11:48