Introduzione
L’ottava edizione del rapporto IdroMeteoClima di Arpae relativo ai dati 2024 in Emilia-Romagna ha ospitato un approfondimento dedicato alle sorgenti e agli acquiferi montani e al loro ruolo strategico nella fornitura di servizi ecosistemici essenziali.
Nelle sue 168 pagine, il Rapporto IdroMeteoClima fa il punto su temperatura, piogge, bilancio idroclimatico, eventi meteo rilevanti, portate dei fiumi, livelli delle acque sotterranee e dati marini, fornendo un’analisi di dati e indicatori fondamentali per descrivere l’evoluzione nel tempo del clima dell’Emilia-Romagna. Si tratta di aspetti molto importanti per la tutela ambientale e per il supporto alle politiche di mitigazione e adattamento al cambiamento climatico, alla pianificazione territoriale e alle attività di protezione civile.
In questo contesto, le attività conoscitive dell’Area Geologia Suoli e Sismica sugli acquiferi montani e sulle sorgenti naturali (quelle non captate da acquedotto o per usi produttivi o domestici) contribuiscono a migliorare le informazioni su una risorsa di grande pregio ambientale e strategica per la montagna, soprattutto alla luce del cambiamento climatico in atto. Le conoscenze oggi a disposizione, anche grazie ai dati acquisiti attraverso il censimento partecipato delle sorgenti naturali dell’Emilia-Romagna, hanno permesso di individuare, a scala regionale, cinque settori in cui è presente una elevata concentrazione di sorgenti perenni ancora in condizioni naturali, alimentate da acquiferi caratterizzati da ambienti con un notevole grado di naturalità. Si tratta di zone di riserva delle acque sotterranee dalla cui abbondanza dipende una serie di ecosistemi e i relativi servizi ecosistemici associati e dove, più che altrove, emerge con chiarezza la relazione tra le acque sotterranee e quelle superficiali e la necessità di adottare misure specifiche di conservazione.
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Ultimo aggiornamento: 25-08-2025, 14:24