07 - I minerali italiani
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I minerali italiani
L’attività mineraria nella penisola italiana è cominciata circa 5000 anni fa. La Sardegna ha rappresentato da sempre una fonte di solfuri, rame, carbone e fluorite e altri minerali; di rilevante bellezza l’esemplare di calcite nel ripiano in basso. L’Isola d’Elba, da cui provengono i particolari campioni di pirite cristallizzata come pentagono di dodecaedro , è stata la più importante miniera di ferro per il popolo etrusco e romano mentre le cave di marmo delle Alpi Apuane hanno rappresentato per secoli la principale fonte di approvvigionamento per tutto il bacino del Mediterraneo
Il marmo è una roccia di carbonato di calcio purissimo, ricristallizzata da un calcare a seguito di forti pressioni. Nel processo si formano delle cavità dove si concentrano gli altri elementi. Ne è esempio il cristallo di quarzo su marmo che spicca nella vetrina.
La Sicilia, invece, ha avuto grandi miniere di zolfo e di salgemma come testimoniano i vari campioni esposti. In Val d’Aosta veniva estratta la magnetite e l’argento mentre in Piemonte erano attive le miniere di pechblenda un minerale da cui si ricava l’uranio. L’attività estrattiva in Italia si è conclusa negli anni 70 del secolo scorso ormai non più economicamente vantaggiosa.