La collaborazione tra le Regioni Emilia-Romagna, Baviera e Catalogna nel campo delle Scienze della Terra e dei Sistemi Informativi Geografici nasce nel 1992 con l’obiettivo di avviare una fase di scambio di metodologie ed esperienze tra i rispettivi Servizi geologici e di creare occasioni di incontro, a livello europeo, per la “comunità geologica”.

Risale al giugno del 1994 la prima edizione del “European Congress on Regional Geoscientific Cartography and Information Systems” organizzato a Bologna dalle tre regioni europee. A questo evento ne sono seguiti altri a cadenza triennale (Barcellona, 1997, 2006, 2015; Monaco, 2000, 2009; Bologna, 2003, 2012) che hanno dato vita ad un'effettiva cooperazione tra i tecnici e i ricercatori d'Europa e dell'area circum-Mediterranea, coinvolgendo numerosi partecipanti provenienti da quasi tutte le nazioni europee e anche dal Nord Africa e dall'Asia, e producendo importanti innovazioni e soluzioni relativamente ai problemi geo-ambientali e ai sistemi informativi. Alla luce del riscontro avuto da questi congressi e dei risultati conseguiti, il European Soil Bureau della Commissione Europea e l’EuroGeoSurveys hanno deciso di partecipare, dal 2003 al Comitato Scientifico del Congresso.

Nel Dicembre del 2004 le Regioni dell’Emilia-Romagna, della Baviera e della Catalogna hanno firmato un protocollo d’intesa per rendere ufficiale, dopo oltre dieci anni, e consolidare questa esperienza di cooperazione spontanea. L’obiettivo comune delle tre regioni è quello di sviluppare un approccio multidisciplinare ed integrato alle Scienze della Terra, approccio necessario per avviare il processo di condivisone dei dati territoriali e geo-ambientali a livello europeo.

Temi attuali quali le variazioni climatiche, la conservazione del suolo, la qualità e quantità delle acque sotterranee, l'estensione dei rischi naturali e la divulgazione delle conoscenze geologiche rappresentano le aree di comune interesse delle tre regioni. Accanto a questi temi le regioni sono impegnate a rafforzare il ruolo dei Sistemi Informativi per la gestione dei dati geo-ambientali e l'elaborazione delle carte tematiche, soprattutto le carte del rischio e della pericolosità geo-ambientale. L'Emilia-Romagna, la Catalogna e la Baviera considerano infatti come priorità implementare le tecnologie e le metodologie a loro disposizione per fornire un supporto alle politiche di pianificazione territoriale nel campo della valutazione dei rischi naturali. Altrettanto importante è ritenuto il ruolo che le Scienze della Terra devono assumere nei confronti della società in considerazione del fatto che i geologi e i pedologi costituiscono il più grande database vivente di informazioni relative al passato e al presente del pianeta Terra.

La diffusione di queste informazioni ai cittadini può contribuire a diffondere una cultura dell’ambiente e del territorio come bene collettivo, a indirizzare le scelte gestionali verso un approccio integrato e globale alle questioni ambientali e a stimolare comportamenti individuali verso il rispetto dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Aumentare il livello di consapevolezza dei cittadini europei sulle problematiche geo-ambientali è necessario al fine di gestire meglio le situazioni connesse ai rischi cui sono potenzialmente esposti e di rendere più efficaci le campagne di prevenzione degli stessi.

L'ultima edizione del congresso EUREGEO tenutasi, a Hof (Bavaria) dal 14 al 16 maggio 2019, ha puntato l’attenzione della comunità geo-scientifica sulle grandi risorse e i rischi connessi con la società digitale. I Servizi geologici devono essere in grado di fornire libero accesso ai dati attraverso i Geoportali, garantire la leggibilità dei dati nei sistemi di geoinformazione e migliorare i tempi di risposta alle questioni poste dai politici e dagli amministratori.  Un tema molto caro alle tre regioni che hanno avviato una serie di attività mirate alla definizione del processo di condivisione dei dati territoriali e geo-ambientali presenti nelle banche dati dei rispettivi Servizi geologici. Quest’attività si collega con la Direttiva INSPIRE dedicata alla creazione di un’infrastruttura per l’informazione territoriale in Europa con la finalità di migliorare l’accessibilità e l’interoperabilità dei dati territoriali e la loro progressiva armonizzazione all'interno degli Stati membri.