In queste mappe sono individuate le aree suscettibili di amplificazione e quelle in cui si ritiene necessario verificare la presenza di condizioni predisponenti la liquefazione (v. allegato A3 (PDF - 594.4 KB), deliberazione dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna n. 112/2007, e par. 2.7 degli "Indirizzi e criteri per la microzonazione sismica", parte II Linee Guida, DPC-Conferenza delle Regioni e PA, 2008).

Particolare attenzione è posta agli ambiti di interesse urbanistico (aree urbane esistenti, aree d'interesse per la ricostruzione e aree di potenziale espansione).

Tali mappe costituiscono la base per la programmazione delle indagini di approfondimento.

Per le sole aree di S. Carlo e Mirabello, già oggetto di indagini approfondite, sono state rappresentate le aree in cui è già stata accertata la presenza di condizioni predisponenti la liquefazione.

Si ricorda che nelle aree in cui è verificata la presenza di condizioni predisponenti la liquefazione (categoria di sottosuolo S2 delle NTC 2008) in fase di progettazione non è ammesso l'approccio semplificato per la definizione dell'azione sismica descritto al paragrafo 3.2.2 delle NTC 2008.

Nelle successive fasi di microzonazione sismica saranno stimati i fattori di amplificazione e il rischio di liquefazione e saranno definite le Condizioni Limite per l'Emergenza secondo le procedure indicate nell'Allegato B dell’ Ordinanza n. 70/2012.