Area di riequilibrio ecologico Il Castello
Istituita nel 2018
Superficie: 6 ettari
Provincia di Parma - Comune di Montechiarugolo
La sua istituzione si inserisce all’interno del più ampio “Progetto di Tutela e Valorizzazione della Fascia Fluviale della Media Val d’Enza”, nato con l’intento di creare una rete di aree di tutela naturalistica della fascia fluviale della Val d’Enza, con funzione di corridoio ecologico per preservare il territorio da usi non adeguati al corso d’acqua. L’A.R.E. “il Castello” costituisce un nodo di questa rete ecologica, localizzata in sinistra idraulica del Torrente Enza ad un’altezza di circa 100 m slm.
L’area è compresa nella fascia tutelata dal PTPR della Regione Emilia-Romagna quale “Zona di tutela dei caratteri ambientali di laghi, bacini e corsi d’acqua”. Negli strumenti urbanistici comunali è classificata come “zona agricola di tutela assoluta dei corsi d’acqua”.
L’A.R.E. è situata prevalentemente su di un terrazzo recente dove affiorano materiali ghiaiosi, dove sono storicamente documentate tracce di alvei fluviali che l’attraversano. È comune la presenza di ghiaie e limi affioranti, di recente deposizione o rimaneggiamento, il suolo propriamente detto si presenta sottile e discontinuo.
La zona in cui ricade l’area è coperta da diversi soprassuoli di diversa densità e struttura, che dipendono dalle condizioni pedologiche: boschi igrofili e perifluviali fitti, boschi perifluviali radi, aree cespugliate si dispongono in un mosaico strettamente intersecato che dipende essenzialmente dalle condizioni edafiche. Spostandosi in direzione del fiume, sui terreni più bassi e maggiormente soggetti alle piene, sono presenti formazioni igrofile più sviluppate composte prevalentemente da salici e pioppi.
Da un punto di vista climatico il clima generale della regione è di tipo Temperato sub-continentale con temperatura media annua intorno ai 13°, in cui il mese più freddo è gennaio con temperatura media di poco superiore a 0°C. Il regime pluviometrico è di tipo sub-litoraneo caratterizzato dalla presenza di due valori massimi di precipitazioni mensili, il principale in autunno e il secondario in primavera. L’area ricade nella zona fitoclimatica del Castanetum caldo (Pavari 1916) corrispondente alla sottofascia medioeuropea (Pignatti 1979).
La vegetazione di riferimento è rappresentata dal querceto caducifoglio mesofilo con farnia, rovere, frassino etc., nelle zone di ripa si trovano associazioni a pioppi (bianco e/o nero) e salici. Allo stato attuale non sono disponibili dati precisi sulla situazione vegetazionale dell’area.
La fauna di quest’area è rappresentata da specie legate alle zone umide fluviali e perifluviali, agli habitat palustri, ma anche alle praterie xeriche e alle formazioni arboree/arbustive più aperte. Tali specie (Picchio verde, Scricciolo, pettirosso, Rana Dalmatina, Capriolo etc) non potrebbero sopravvivere se queste zone subissero cambianti sostanziali. Allo stato attuale non sono disponibili dati oggettivi, derivanti da studi mirati, sulla fauna presente nell’area.