Parchi, foreste e Natura 2000

Fauna

Parco regionale Boschi di Carrega

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I mammiferi

DonnolaOltre al capriolo, senza dubbio l'animale più rappresentativo dei Boschi di Carrega, tra gli ungulati è da segnalare il cinghiale, stabilmente presente nel parco ormai da una decina di anni; si tratta probabilmente di una popolazione proveniente dalla val Baganza, in conseguenza della espansione della specie riscontrabile in tutto il territorio appenninico. Nel suo insieme la teriofauna del parco si presenta ben diversificata, grazie all'elevato grado di maturità e complessità dell'ambiente forestale. Numerose sono le specie di micromammiferi, tra cui toporagni (Sorex araneus, S. minutus, Neomys fodiens), arvicole (Pitymys savii, Microtus arvalis), topo selvatico e moscardino; piuttosto diffusi anche scoiattolo e lepre. I carnivori, rilevabili soprattutto dall'esame di tracce e di escrementi, sono in prevalenza volpi, tassi, faine e donnole.

Gli uccelli

CodirossoLa composizione dell'ornitofauna è abbastanza complessa (circa 70 specie regolarmente presenti nel corso dell'anno) e fornisce una rassegna pressochè completa delle specie tipiche degli ambienti che si estendono dalla pianura alla media montagna appenninica.
In particolare la varietà degli ambienti boscosi, con piante sia autoctone sia esotiche di dimensioni e età diverse, consente la presenza di specie con differenti esigenze ecologiche. E' quindi possibile osservare picchio verde e picchio rosso maggiore, che necessitano di alberi dove ricercare le larve degli insetti xilofagi di cui si nutrono, numerose cince (cinciallegra, cinciarella, cincia bigia) e altre specie, come allocco, picchio muratore, rampichino, codirosso, che nidificano nei buchi scavati dai picchi e nella cavità che si formano negli alberi maturi in seguito all'azione degli agenti atmosferici, dei batteri e dei funghi. Oltre alle specie tipiche del bosco maturo, sono numerose anche quelle che vivono nei boschi cedui di latifoglie, come ghiandaia, tortora, capinera, pettirosso, e quelle, come canapino, usignolo e sterpazzola, che abitano i boschi di recentissima formazione, con molte piante allo stadio arbustiforme. Nelle zone di transizione tra bosco e coltivi e nelle radure, con un po' di fortuna, può capitare di scorgere due predatori, lo sparviere e il lodolaio, che cacciano prevalentemente piccoli uccelli. Nelle aree dove prati e seminativi si alternano a siepi e filari di gelsi si possono vedere o udire torcicollo, allodola, tottavilla e averla piccola. Molto numerose sono anche le specie ornitiche legate agli ambienti più antropizzati, come i giardini ornamentali e le sponde dei laghetti. Le più frequenti e facilmente osservabili sono verzellino, merlo, fringuello e verdone. Nei numerosi laghi artificiali del parco, infine, compaiono anche uccelli acquatici come nitticora, garzetta, airone cenerino e varie specie di anatre provenienti dal vicino Parco Regionale del Taro o in transito durante i periodi di migrazione.

Gli anfibi e i rettili

Nel parco l'erpetofauna è piuttosto consistente: tra gli anfibi le specie più diffuse sono rospo comune, rana verde, rana agile e raganella ; in laghetti e pozze sono abbondanti anche i tritoni crestato e punteggiato. Meno frequenti il rospo smeraldino, specie tipicamente planiziale, e l' ululone dal ventre giallo, che abita di preferenza pozze e rii in terreni argillosi. E' segnalata anche la salamandra pezzata, una specie piuttosto rara in ambiente collinare, la cui presenza nel parco dovrebbe, però, essere confermata. Tra i rettili, riveste un certo interesse la presenza autoctona della testuggine palustre, che abita i laghi e le pozze, mentre la testuggine di Hermann deve la sua presenza alle ripetute introduzioni di esemplari. La lucertola muraiola è comune nelle aree boscate, mentre la lucertola campestre e il più vistoso ramarro frequentano di regola habitat aperti e assolati. Nelle radure e ai margini dei boschi può a volte essere osservato l'orbettino, un sauro dall'aspetto serpentiforme. Tra gli ofidi, i più frequenti sono il biacco, vivace predatore di lucertole, il saettone, che invece rivolge le sue preferenze a micromammiferi e piccoli uccelli, e la biscia dal collare, che preda abitualmente rane, tritoni e rospi; meno frequenti la biscia tassellata, di abitudini strettamente acquatiche, la vipera comune, l'unica pericolosa per l'uomo, e due specie di modeste dimensioni appartenenti al genere Coronella: il colubro liscio e il colubro di Riccioli.

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ultima modifica 2012-05-28T19:37:00+02:00
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