Parchi, foreste e Natura 2000

IT4060015 - ZSC-ZPS - Bosco della Mesola, Bosco Panfilia, Bosco di Santa Giustina, Valle Falce, La Goara

Superficie: 1563 ettari
Province e Comuni interessati: FERRARA (Codigoro, Goro, Mesola)

Territorio confinante con  IT4060005 ZSC-ZPS e con  IT4060004 ZSC-ZPS

Il sito è interamente incluso nel Parco regionale Delta del Po

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4060015 (pdf593.6 KB)

Note esplicative al formulario (pdf1.26 MB)

Enti gestori

Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Delta del Po

Reparto Carabinieri per la Biodiversità di Punta Marina

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (pdf1.57 MB) 

Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (pdf18.58 MB) 

Descrizione e caratteristiche

Cervo (Cervus elaphus) maschio al Bosco della Mesola. Foto Luca Maraldi, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003Sito con il bosco planiziale costiero prevalentemente di lecci più rappresentativo nella pianura padana. A Est e a Ovest del bosco vi sono terreni agricoli prosciugati negli anni ’50 e ’60. Una piccola superficie nella parte meridionale di Valle Falce è invece caratterizzata da un intervento di ripristino delle zone umide in applicazione di misure agroambientali comunitarie su seminativi ritirati dalla produzione. Nel Boscone della Mesola sono riconoscibili tre tipi di vegetazione forestale: un bosco dominato dal leccio, il più esteso sotto forma di ceduo o alto fusto, un bosco mesofilo dominato da farnia e carpino bianco, localizzato sui cordoni dunosi più antichi (dal XII secolo in poi), e un bosco igrofilo con Frassino ossifillo limitato alle depressioni interdunali. Verso Nord, prosegue la formazione boschiva lineare del Bosco di Santa Giustina, con leccete in parte invase dalla robinia. Il sito è stato interessato da un Progetto LIFE Natura che aveva come principale obiettivo la conservazione degli habitat e delle specie presenti. Il sito è quasi totalmente compreso nel Parco Regionale del Delta del Po e include due Riserve Naturali Statali estese complessivamente sul 68% della superficie del sito.

Lecceta al Prato delle Duchesse. Foto Stefano Mazzotti, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003Habitat e specie di maggiore interesse

Habitat Natura 2000. Ben 16 habitat di interesse comunitario, dei quali 6 prioritari, ricoprono il 76% della superficie del sito: due dunali a vegetazione erbacea ("dune grigie") e con foreste di Pinus pinea e/o Pinus pinaster, almeno 8 umidi salmastri e d'acqua dolce e, in prevalenza, forestali (5) con lecceta, boschi misti planiziali di quercia, olmo e frassino dei grandi fiumi, pioppeti, ontaneti e roverelleti, in un mosaico complesso, articolato e a tratti ben conservato.
Specie vegetali. Una specie di interesse comunitario (Kosteletzkya pentacarpos - Ibisco litorale). Specie mediterranee e idrofite atlantiche si alternano tra formazioni arboree, chiari sabbiosi e depressioni umide anche alofitiche. Non mancano cinte elofitiche con interessantissime ciperacee, come Cladium mariscus. Tra le specie rare e di interesse conservazionistico sono state segnalate Euphorbia lucida, Dactylorhiza incarnata, Erianthus ravennae, Leucojum aestivum, Thelypteris palustris, Hydrocotile vulgaris, Juncus subnodulosus, Utricularia australis, Orchis palustris.
Mammiferi. Sono presenti 2 specie di Chirotteri di interesse comunitario: Rinolofo maggiore Rhinolophus ferrumequinum e Barbastello comune Barbastella barbastellus, molto localizzato in regione. E’ presente, inoltre, una popolazione relitta di Cervo in pianura, considerata l’unica nella penisola italiana appartenente all'ecotipo autoctono.
Uccelli. Segnalate 42 specie di interesse comunitario di cui 5 nidificanti (Tarabusino, Cavaliere d’Italia, Nibbio bruno, Martin pescatore, Succiacapre, Averla piccola). Il sito è importante per uccelli nidificanti nei boschi di pianura e soprattutto per migratori e svernanti. Complessivamente sono state rilevate nel sito quasi 160 specie.
Testudo hermanni. Foto Stefano Mazzotti, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003Rettili. 2 specie di interesse comunitario con popolazioni significative: Testuggine di Hermann Testudo hermanni e Testuggine palustre Emys orbicularis. Segnalati inoltre Luscengola Chalcides chalcides e Saettone o Colubro di Esculapio Zamenis longissimus.
Anfibi. Presenti 2 specie di interesse comunitario: il Tritone crestato Triturus carnifex e il rarissimo Pelobate fosco italiano Pelobates fuscus insubricus, specie prioritaria scoperta solo recentemente e presente nella regione solo in altri due siti. Segnalata un’abbondante popolazione di Raganella Hyla intermedia.
Pesci. Nessuna specie di interesse comunitario. I canali e gli specchi d’acqua all’interno del bosco ospitano il Triotto Rutilus erythrophthalmus e lo Spinarello Gasterosteus aculeatus.
Invertebrati. Segnalate 3 specie di interesse comunitario: il Lepidottero Lycaena dispar e i Coleotteri Lucanus cervus e Cerambix cerdo. Segnalati inoltre tra le specie rare e di interesse conservazionistico i Coleotteri Carabus cancellatus e Polyphylla fullo.

Per saperne di più

Parco regionale Delta del Po

Bosco della Mesola

Flora del Ferrarese

Cartografia

Carta di dettaglio (pdf2.31 MB)

Inquadramento territoriale

Azioni sul documento

ultima modifica 2019-12-18T15:30:06+01:00
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