Parco regionale Gessi Bolognesi e Calanchi dell'Abbadessa
Le grandi doline, le valli cieche e le grotte dei gessi messiniani a due passi da Bologna.
Carta di identità
Istituito nel 1988.
3.421 ha di parco e 1377 di area contigua.
Provincia di Bologna. Comuni di San Lazzaro di Savena, Ozzano dell'Emilia, Pianoro, Bologna.
Alle porte di Bologna c'è un parco che tutela un paesaggio peculiare. Affioramenti di gesso cristallino e calanchi ne sono l'espressione minerale più caratteristica, e che consente a pochi chilometri dalla città la sopravvivenza di oasi di natura spontanea. Complesso carsico tra i più importanti e studiati d'Europa, quello dei gessi bolognesi è un'area di grande bellezza, ricca di forme erosive spettacolari e di cavità, dove trovano rifugio specie vegetali e animali di notevole interesse scientifico. Il torrente Idice lo attraversa segnando il settore orientale del parco, dove le dolci ondulazioni collinari di Ozzano dell'Emilia sono interrotte dai crinali tormentati dei calanchi dell'Abbadessa. Cinquemila ettari di area protetta a tutela di valori paesaggistici, naturalistici e storici di primissimo piano, sopra e sotto il livello del terreno. L'aspetto della vegetazione è a mosaico: si passa dagli affioramenti aridi ed assolati colonizzati da specie succulente, sia spontanee sia esotiche, e mediterranee, ai boschi di latifoglie tipici dei monti appenninici, alle fresche valli umide ed ombrose delle doline habitat di rare erbacee microterme quali Isopiro, Aglio orsino e felci. Famoso il complesso sistema di grotte, esplorato nel passato da studiosi ed appassionati, che ha restituito molti reperti fossili raccolti presso il Museo Archeologico L. Donini, ambienti ancora oggi molto importanti per le diverse specie di chirotteri che abitano questo delicato ambiente ipogeo. La grotta della Spipola è l'unica che si può visitare accompagnati da personale specializzato, accessibile anche alle scolaresche, e che permette di osservare un mondo suggestivo e peculiare, in passato messo in pericolo dall'attività di estrazione della cosiddetta selenite, materiale largamente impiegato nelle costruzioni urbane di Bologna fino all'800. Argille scagliose formano invece il paesaggio a calanchi tipico della parte più orientale dall'area, con ricche fioriture primaverili di Sulla e Ginestra.