Conservazione delle abetaie e faggete appenniniche in Emilia-Romagna
Progetto LIFE97 NAT/IT/4163
Gli Atti del Seminario conclusivo del Progetto
- Strategie per la conservazione e la ricostituzione delle foreste europee (PDF - 6.3 MB) Parma, 7-8-9 giugno 2001
L'articolo divulgativo
- Progetto LIFE-NATURA: Conservazione delle abetaie e delle faggete appenniniche in Emilia-Romagna (PDF - 350.6 KB) di Giuseppe Vignali, Paolo Piovani, Federica Frattini, Angelo Vanini e Susi Carboni, tratto da SHERWOOD Foreste ed alberi oggi - Mensile di divulgazione tecnico-scientifica della Compagnia delle foreste n. 65, anno 7, marzo 2001, Arezzo.
La scheda del Progetto
- Il progetto LIFE97 NAT/IT/004163 nel database europeo dei Progetti LIFE
Sintesi dei risultati
Il progetto è stato realizzato in prosecuzione del progetto Life-Natura 1995 "Misura di salvaguardia delle popolazioni di Abies alba Miller, Picea excelsa Lamb., Taxus baccata L. e dei loro habitat naturali sull’Appennino emiliano" con particolare riguardo alla tutela e alla diffusione del patrimonio genetico di popolazioni autoctone di abete bianco e abete rosso presenti sull’Appennino emiliano occidentale.
In particolare sono state studiate le popolazione autoctone relitte, presenti in piccoli nuclei, comprese in alcuni Siti di Importanza Comunitaria (SIC) identificati nella Rete di Aree Protette Natura 2000 con i codici:
IT 4010003 M. Nero, M. Maggiorasca, La Ciapa Liscia;
IT 4020004 Alta Valle del Torrente Parma, Val Cedra (ora IT 4020020 Crinale dell’Appennino parmense);
IT 4030002 Monte Ventasso;
IT 4030003 Monte La Nuda, Cima Belfiore, Passo del Cerreto;
IT 4030004 Val D’Ozola, Monte Cusna;
IT 4030005 Abetina reale, Alta Val Dolo.
Le azioni preparatorie, consistenti in attività di ricerca genetica e strutturale delle popolazioni, sono state svolte dal Dipartimento di Scienze Ambientali dell’Università degli Studi di Parma che ha fornito indispensabili indicazioni per l’individuazione del metodo di gestione più idoneo per la salvaguardia in situ delle abetine appenniniche autoctone individuate con il precedente progetto Life. Sono stati inoltre eseguiti interventi selvicolturali per la conservazione ed espansione dei nuclei di abete rosso e abete bianco autoctoni.
Il "Consorzio del Parco Regionale dei Boschi di Carrega", ente soppresso e le cui competenze sono state trasferite all'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Emilia Occidentale, si è occupato delle operazioni necessarie alla raccolta e alla preparazione del seme di Abies alba e Picea excelsa e relativa semina ed allevamento delle piantine nel vivaio forestale regionale "Scodogna" di Collecchio (PR).
Il Parco Regionale Valli del Cedra e del Parma (anche questo Ente è stato soppresso e le sue competenze sono state trasferite all'Ente di Gestione per i Parchi e la Biodoversità Emilia Occidentale), in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna e la Comunità Montana Appennino Parma Est (ora Unione Montana Appennino Parma Est), ha curato gli aspetti operativi per la tutela, il consolidamento e l'ampliamento dei nuclei di conifere autoctone, cercando, inoltre di crearne alcuni ex-novo. All’interno del "Parco Regionale Valli del Cedra e del Parma" è stata realizzata un’area in cui è stata impiantata una collezione di piante autoctone al fine di conservare il germoplasma anche ex situ. I lavori per migliorare l’accesso e la fruizione dell’area immediatamente circostante sono stati eseguiti in base ad un progetto del sottoprogramma "Ambiente", redatto ai sensi dell’Obiettivo 5B, Emilia-Romagna 1994-1999.
Nell’ambito delle attività di divulgazione e sensibilizzazione previste dal progetto, si evidenzia la realizzazione di campi annuali di lavoro del Servizio Civile Internazionale presso il Parco Regionale Valli del Cedra e del Parma per la manutenzione dei sentieri Life-Natura che conducono ai relitti di conifere, la partecipazione alla conferenza-esposizione "Life Week" a Bruxelles (1999), la realizzazione di posters, opuscoli illustrativi e conferenze divulgative.