La vegetazione ripariale costituisce un bene prezioso dal punto di vista ambientale, soprattutto in pianura.

A volte può però essere di ostacolo al regolare deflusso idrico, facendo aumentare il rischio di esondazioni dei corsi d’acqua durante gli eventi di piena.

Per questo motivo:

  • è necessario intervenire periodicamente con tagli di diradamento per ridurre la biomassa vegetale presente nei tratti più critici per evitare problemi di sicurezza idraulica;
  • è necessario procedere preventivamente con un’attenta analisi delle conseguenze di tali interventi per cercare di mitigarne gli impatti ambientali.

La Legge regionale n. 7 del 2014 prevede che, per poter coniugare le diverse esigenze, sia necessario programmare gli interventi di manutenzione dei boschi ripariali e che l’elaborazione dei programmi deve essere preceduta da un confronto tra tutti i soggetti che istituzionalmente hanno competenza in materia, per raggiungere i seguenti obiettivi:

  1. definire i contenuti dei Programmi di manutenzione dei boschi ripariali;
  2. definire le modalità di elaborazione e di approvazione dei Programmi stessi;
  3. definire i ruoli delle diverse strutture potenzialmente coinvolte nella gestione dei fiumi: Agenzia regionale per la protezione civile e la sicurezza territoriale, Aipo (Agenzia Interregionale per il fiume Po), Arpae (Agenzia regionale prevenzione ambiente energia) e i Settori regionali che hanno competenza in materia;
  4. definire le modalità di rilascio delle concessioni delle aree demaniali da parte di Arpae;
  5. definire le modalità di intervento e di concessione delle aree demaniali in assenza dei suddetti Programmi regionali, durante la fase transitoria;
  6. definire le modalità di monitoraggio degli interventi, al fine di poterne valutare l’efficacia da un punto di vista idraulico e, nel contempo, le eventuali ripercussioni negative sull'ambiente fluviale, sia a livello di alterazione di habitat, sia per quanto concerne la presenza di specie animali e vegetali, nonché sulla qualità delle acque.

Le Linee guida cercano di stabilire un percorso metodologico che permetta di coniugare le esigenze di sicurezza idraulica con le altrettanto importanti funzioni sociali ed ambientali che svolgono i boschi ripariali; devono essere programmati interventi da effettuare con modalità sostenibili, cercando il giusto equilibrio, senza pregiudizi e senza gli estremismi che purtroppo spesso si manifestano sia quando si interviene sia quando non si interviene nei corsi d’acqua e comunicando ai cittadini, nelle modalità e nelle forme più opportune, le motivazioni relative alle scelte fatte.

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