Superficie: 2727 ettari
Province e Comuni interessati: MODENA (Finale Emilia, Mirandola)

Formulario

Formulario Natura 2000 del sito IT4040014 (PDF - 508.0 KB)

Note esplicative al formulario (PDF - 1.2 MB)

Enti gestori

Regione Emilia-Romagna      

Strumenti di gestione

Misure Specifiche di Conservazione (PDF - 63.8 KB)

Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (PDF - 3.7 MB)

Piano di gestione (PDF - 102.2 KB)

Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP)

Descrizione e caratteristiche

Prateria allagata con fioritura di Ranuncolo acquatico. Foto Roberto Tinarelli - Ecosistema,  archivio personale

Il sito è collocato nella bassa pianura modenese in prossimità del confine regionale con la Lombardia e del confine provinciale con Ferrara, in un’area scarsamente abitata ma soggetta attualmente ad agricoltura intensiva in cui le conche geomorfologiche con terreni alluvionali erano occupati fino alla fine dell’800 e ai primi del ‘900 da paludi e praterie umide utilizzate per secoli per l’allevamento degli equini. In particolare, il sito è delimitato a Nord dallo scolo Cavo Sotto, a Ovest dalla Via Guidalina, a Sud e a Est dalla strada provinciale Imperiale. È caratterizzato da un esteso e discontinuo mosaico (circa 800 ettari) di zone umide, stagni, praterie arbustate, siepi e boschetti realizzati prevalentemente da aziende agricole nel corso degli anni ’90 su terreni ritirati dalla produzione attraverso l’applicazione di misure agroambientali comunitarie finalizzate alla creazione e gestione di ambienti per la fauna e la flora selvatiche. Questi ambienti naturali e seminaturali, insieme al fitto reticolo di canali e ad alcune decine di ettari di bacini per l’itticoltura e appostamenti fissi per la caccia preesistenti, sono divenuti rapidamente uno dei più vasti ed importanti comprensori di interesse naturalistico della pianura interna. All’interno del sito ricade l’Oasi di protezione della fauna "Valli di Mortizzuolo".

Habitat e specie di maggiore interesse

Tarabuso (Botaurus stellaris). Foto Maurizio Bonora, Mostra e Catalogo Biodiversità in Emilia-Romagna 2003

Habitat Natura 2000.  Sette habitat di interesse comunitario coprono poco meno del 15% di questo grande sito planiziale oggetto di bonifiche ed agroambiente. Prevalgono gli habitat umidi di acque mesotrofiche perenni o periodiche, per lo più correnti e fiancheggiate da chenopodieti e paspaleti, poche formazioni arboree ripariali e molte cinte elofitiche di canneti, magnocariceti o alte erbe. In riduzione e minacciata risulta la vegetazione di Magnopotamion o Hydrocharition.
Specie vegetali. Segnalata la felce galleggiante, specie di interesse comunitario, Marsilea quadrifolia. Tra le specie rare e/o minacciate figurano Leucojum aestivum, Viola pumila, Nymphoides peltata, Sagittaria sagittifolia, Salvinia natans, Utricularia vulgaris.
Uccelli. Le attività regolari di monitoraggio e di inanellamento dell’avifauna indicano che l’area costituisce attualmente uno dei comprensori di zone umide d’acqua dolce più importanti della pianura emiliano-romagnola per uccelli acquatici nidificanti e migratori. Sono state segnalate almeno 45 specie di interesse comunitario, 13 delle quali nidificanti. Il sito ospita regolarmente popolazioni nidificanti importanti a livello nazionale di Cavaliere d’Italia e Tarabuso e dal 20% al 40% della popolazione nazionale di Mignattino piombato. Altre specie di interesse comunitario nidificanti sono Airone rosso, Tarabusino, Falco di palude, Albanella minore, Avocetta, Fratino (per queste ultime due specie è uno dei siti più lontani dal mare in Italia), Sterna, Fraticello, Falco cuculo. Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale figurano Svasso maggiore, Canapiglia, Marzaiola, Mestolone, Lodolaio, Basettino. E’, inoltre, un’area di sosta e di alimentazione al di fuori del periodo riproduttivo per numerose specie tra le quali le più significative sono Airone bianco maggiore, Garzetta, Falco pescatore, Piviere dorato, Piro piro boschereccio, Combattente, Pavoncella, Chiurlo, Pettazzurro.
Anfibi. Segnalata una specie di interesse comunitario: Tritone crestato Triturus carnifex. Degna di nota per la sua abbondanza è la popolazione di Raganella Hyla intermedia.
Invertebrati. E’ presente il Lepidottero Lycaena dispar, specie di interesse comunitario.

Per saperne di più

Flora del Modenese

Cartografia

Carta di dettaglio (PDF - 935.0 KB)

Inquadramento territoriale