IT4040019 - SIC-ZPS - Oasi Val di Sole
Superficie: 28 ettari
Province e Comuni interessati: MODENA - (Concordia sulla Secchia)
Formulario
In fase di aggiornamento
Enti gestori
Strumenti di gestione
In fase di aggiornamento
Descrizione e caratteristiche
L’area, nella bassa pianura modenese in Comune di Concordia, già istituita ad Area di Riequilibrio Ecologico sin dal 2011 (Oasi di Fossa), di proprietà pubblica, rappresenta un importante esempio di recupero a fini naturalistici di una ex cava di argilla dove sono ora presenti specchi d’acqua, siepi e boschetti.
Le dimensioni non irrilevanti in un contesto planiziale ricco di canali ma sostanzialmente povero di elementi naturali rendono l’Oasi, insieme ad altre aree simili nella pur vastissima bassa pianura emiliano-lombardo-veneta, un significativo nodo della rete ecologica, nel collegamento tra i corsi d’acqua e il Po, soprattutto per quanto riguarda la disponibilità di zone umide ideali per anfibi e avifauna.
La conoscenza in termini di habitat e specie è per ora limitata a queste componenti, il che non esclude che necessari approfondimenti e monitoraggi possano registrare presenze floristiche e faunistiche insediabili anche in tempi brevi, vista la rapidità di evoluzione per questo tipo di ambienti.
La presenza di significative potenzialità, peraltro, non esclude azioni di qualificazione e riequilibrio ecologico atte ad accelerare la trasformazione verso stadi più maturi e complessi, anche ampliando il sito con altri terreni e porzioni di bosco.
Per ora la presenza di fossati e di raccolte d’acqua di fatto stagnante induce lo sviluppo di habitat acquatici indubbiamente suscettibili di arricchimenti florofaunistici che, in un contesto di cinture elofitiche, alberature e terreni con accumulo di lettiera, senz’altro favorisce comunità a maggior resilienza, il tutto da agevolare e verificare in modo possibilmente pianificato a medio-lungo termine.
Realisticamente si può affermare la presenza di un habitat d’acqua dolce (3150) in attesa che i contorni si affermino quali efficienti cinture lacustri e comunità arboreo-arbustive che, vista la presenza già di alcune garzaie, necessitano di sviluppi e conferme.
Vegetazione
Occorre verificare le componenti floristiche e le loro aggregazioni in senso vegetazionale. È presente un’importante garzaia che si avvale, notoriamente, di vegetazione arborea di margine, non troppo sviluppata.
È auspicabile trovino sviluppo, oltre ai soliti salici e pioppi, nuclei di farnia, in progressiva sostituzione - ma anche con l’aiuto - della inevitabile robinia, invadente ma anche migliorativa, sia pur di non facile gestione, nelle cenosi forestali di questi ambienti.
Le idrofite sono per ora rappresentate dal solo Potamogeton crispus.
Le comunità elofitiche annoverano giunchi e ciperacee come Bolboschoenus maritimus, Eleocharis palustris e Carex otrubae.
I campi adiacenti, coltivati a prato per l’alimentazione di vacche da latte per la produzione del Parmigiano Reggiano, quindi esenti da fitofarmaci, aiutano anche la biodiversità floristica e la ridiffusione di specie prative utili.
Fauna
La garzaia presenta (anno 2023) 14 nidi di Spatole, 2 di Sgarza ciuffetto, più di 20 di Nitticora, 2 di Marangone minore e diversi altri ardeidi più comuni. Nell’area svernano mediamente 400 oche selvatiche, qualche Lombardella, numerose anatre per la maggior parte Germani reali, ma anche Alzavole, Canapiglie, Mestoloni, Volpoche: mediamente in inverno sono presenti 800 anatre e 500 Pavoncelle.
Nei campi adiacenti in vecchie strutture nidificano i Falchi Grillai (5 coppie 2023) ed i Falchi cuculi (2 coppie 2023) e due coppie di Ghiandaia marina. Di notte si può incontrare il Barbagianni. Le numerose siepi ospitano uccelli insettivori, tra i quali spiccano gli Usignoli ma anche le rare Averle piccole. Tra i canneti sono numerose le Cannaiole ed i Cannareccioni e di conseguenza i Cuculi.
Esiste un piccolo stagno progettato apposta per gli anfibi, quindi senza pesci: in questo stagno si riproducono Rospo smeraldino, Tritone crestato e Raganella.
Accertata la presenza di testuggini (Emys orbicularis e Testudo hermanni).
Invertebrati, mammiferi e ofidi sono tutti da accertare.
Certamente un censimento orientato alle variazioni stagionali e alla sosta di specie attratte da cibo e rifugio che il contesto offre rispetto ai denudati contorni riserverebbe le maggiori sorprese e, per quanto effimere, le effettive presenze che il piccolo ma attrattivo sito può ottenere nei confronti della fauna in transito.
Per saperne di più
Informazioni ecologiche (PDF - 140.5 KB)
Flora Modena (provincia.modena.it)
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 2.9 MB)