IT4050002 - ZSC-ZPS - Corno alle Scale
Superficie: 4579 ettari
Province e Comuni interessati: BOLOGNA (Lizzano in Belvedere)
Territorio confinante con IT5130006 SIC "M. Spigolino - M. Gennaio" della regione Toscana e con IT4040001 SIC-ZPS
Il sito include interamente il Parco regionale Corno alle Scale
Formulario
Formulario Natura 2000 del sito IT4050002 (PDF - 211.9 KB)
Note esplicative al formulario (PDF - 1.2 MB)
Enti gestori
Ente di gestione per i Parchi e la Biodiversità - Emilia orientale
Strumenti di gestione
Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (prima parte) (PDF - 9.5 MB)
Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (seconda parte) (PDF - 11.3 MB)
Misure Specifiche di Conservazione - Progetto LIFE EREMITA
Piano di gestione (PDF - 550.3 KB)
Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP)
Descrizione e caratteristiche
Il sito comprende la parte montuosa con le cime più alte del territorio bolognese ed è delimitato a Sud dal crinale tosco-emiliano, a Ovest dalla dorsale coincidente con il confine provinciale con Modena, a Nord dalla direttrice Lizzano-Vidiciatico e a Est dal Rio Baricello. Il sito è caratterizzato da due valli entro le quali scorrono i torrenti Dardagna e Silla i quali delimitano un'ampia dorsale che dal Corno alle Scale si protrae verso Nord fino al Monte Grande. Le emergenze rocciose del Corno alle Scale e della fascia di crinale sono costituite dalle Arenarie di Cervarola, mentre a quote più basse affiorano le marne dell'unità Sestola Vidiciatico. Nell'alta valle del Dardagna sono evidenti le tracce di fenomeni glaciali. Il bosco è l'elemento ambientale dominante ed è composto, oltre che da alcuni castagneti secolari, da specie tipiche della fascia vegetazionale del faggio. Nelle zone sommitali sono presenti brughiere a mirtillo alternate a nardeti e praterie che ospitano varie specie tipiche degli ambienti artico-alpini.
Il sito è completamente incluso, e quasi totalmente coincidente, con il Parco Regionale del Corno alle Scale; comprende un'ampia area di proprietà demaniale denominata "Lizzano" (2.259 ha). Il sito è stato interessato dal recente Progetto LIFE Pellegrino con una serie di interventi dimostrativi di conservazione degli habitat e di salvaguardia di Chirotteri e Anfibi.
Habitat e specie di maggiore interesse
Habitat Natura 2000. 27 habitat di interesse comunitario, dei quali 6 prioritari, coprono circa il 40% della superficie del sito, con prevalenza per i vasti e differenziati habitat forestali (foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae), abieti-faggeti, saliceti-pioppeti, castagneti, faggeti degli Appennini di Taxus e Ilex), poi formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte da cespugli su substrato calcareo (Festuco-Brometalia) con stupenda fioritura di orchidee, formazioni erbose a Nardus, ricche di specie, lande secche europee, lande alpine boreali, formazioni a Juniperus communis su lande o prati calcicoli, praterie magre da fieno (Alopecurus pratensis, Sanguisorba officinalis), ghiaioni silicei dei piani montano fino a nivale (Androsacetalia alpinae e Galeopsietalia ladani), ghiaioni del Mediterraneo occidentale e termofili, pareti rocciose calcaree con vegetazione casmofitica, prati pionieri su cime rocciose, vegetazione legnosa degli alvei fluviali con Salix elaeagnos, fiumi montani con vegetazione di Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion, comunità mesofile ad alte erbe subalpine ed alpine, popolamenti fontinali con acque dure (Cratoneurion), ghiaioni calcarei e scisto-calcarei montani e alpini (Thlaspietea rotundifolii).
Specie vegetali. Nessuna specie di interesse comunitario, tuttavia nella grande varietà rappresentata in particolare dal notevole dislivello di quote figurano tantissime specie montane e alpine. Tra le specie rare e/o minacciate figurano Coeloglossum viride, Globularia incanescens, Carex macrostachys, Epipogium aphyllum, Empetrum hermaphroditum, Leucanthemum ceratophylloides, Geranium argenteum, Gentiana nivalis, Lycopodium clavatum, Murbeckiella zanonii.
Mammiferi. Il Lupo (specie prioritaria di interesse comunitario) è presente nell'ambito di erratismi che interessano anche altri siti appenninici. Tra i Mammiferi di interesse conservazionistico vi sono l'Arvicola delle nevi Chionomys nivalis, presente in regione esclusivamente nella fascia altomontana appenninica, in stazioni isolate che rappresentano il margine meridionale dell'areale di distribuzione, il Quercino Eliomys quercinus e almeno quattro specie di Chirotteri.
Uccelli. L'avifauna comprende le specie comuni agli ambienti forestali e di ecotono. Sono segnalate almeno 5 specie di interesse comunitario, 4 delle quali nidificanti (Aquila reale - una coppia, Succiacapre, Averla piccola, Tottavilla). Tra le specie nidificanti rare e/o minacciate a livello regionale figurano Astore, Culbianco, Codirossone, Merlo dal collare, Pigliamosche.
Anfibi. Nessuna specie di interesse comunitario. Sono presenti le specie tipiche dell’alto Appennino (Tritone alpestre Triturus alpestris, Salamandra pezzata Salamandra salamandra, Geotritone Speleomantes italicus, Rana appenninica Rana italica e Rana temporaria Rana temporaria).
Rettili. Nessuna specie di interesse comunitario. Degna di nota è la presenza del Colubro d'Esculapio (Zamenis longissimus).
Invertebrati. Sono presenti 4 specie di interesse comunitario: il Gambero di fiume (Austropotamobius pallipes); il Lepidottero Eterocero (Euplagia quadripunctaria), specie prioritaria, due Coleotteri legati agli ambienti forestali e con resti di alberi marcescenti (Lucanus cervus, Cerambix cerdo). Degna di nota è la presenza dei Lepidotteri Parnassius apollo e Parnassius mnemosyne, specie relitte di alta quota.
Per saperne di più
Parco regionale Corno alle Scale
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 2.5 MB)