IT4050030 - ZSC-ZPS - Cassa di espansione Dosolo
Superficie: 62 ettari
Province e Comuni interessati: BOLOGNA (Sala Bolognese)
Il sito include l' Area di riequilibrio ecologico Dosolo
Formulario
Formulario Natura 2000 del sito IT4050030 (PDF - 145.5 KB)
Note esplicative al formulario (PDF - 1.2 MB)
Enti gestori
Strumenti di gestione
Misure Specifiche di Conservazione (PDF - 819.9 KB)
Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (PDF - 2.0 MB)
Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP)
Descrizione e caratteristiche
E’ localizzato a nord-ovest dell’abitato di Padulle, nei pressi della frazione Bagno di Piano, tra lo Scolo Dosolo, a est, e il Collettore delle Acque Basse a ovest. Contiene un’Area di Riequilibrio Ecologico istituita nel 1993 con una superficie di 5,5 ha, di cui 3 di zona umida (scavata artificialmente nel 1993, colmata definitivamente nel 1995 e caratterizzata da un invaso con fondo lentamente digradante fino a raggiungere una profondità di circa 2 metri d’acqua, con adduzione e uscita dell’acqua regolate mediante appositi manufatti idraulici) e 2,5 di rimboschimento (impiantato nel 1994). L’Area costituisce una piccola porzione centrale della ben più vasta cassa di espansione del Canale omonimo (55 ha). Il biotopo è connotato da coltivazioni arboree (Pioppo ibrido, Pioppo bianco, Farnia, Frassino maggiore) e da alcune parcelle a latifoglie miste. In prossimità del lato nord della cassa d’espansione è presente una piccola vasca per la macerazione della canapa, che ha assunto un interessante livello di biodiversità in seguito all’evoluzione naturale alla quale è assoggettata. La cassa è proprietà demaniale dello Stato, attualmente gestita dal Consorzio della Bonifica Renana. La scarsità di zone umide di tipologia palustre nella pianura circostante fa sì che l’area costituisca già oggi un punto di attrazione per molti organismi. L’espansione di un corso d’acqua entro quest’area svolge un indubbio ruolo di colonizzazione per specie vegetali ed animali, consentendo il reinsediamento spontaneo di interessanti comunità biologiche, alle quali si associano rapidamente specie mobili e migratorie. In maniera localizzata e per ora limitata complessivamente a poco meno del 10% della superficie del sito, permangono quattro habitat d’interesse comunitario dei quali due acquatici rispettivamente di vegetazione mesotrofa annuale del 3130 e di vegetazione perenne galleggiante e fluttuante del 3150, e due di prateria da termoxerofitica del 6210 a umida, igrofitica, del 6410. Sono presenti anche margini elofitici di interesse faunistico.
Vegetazione
La zona umida ospita una comunità vegetale idrofitica piuttosto semplificata (Potamogeton natans, Myriophyllum spicatum) probabilmente anche in conseguenza della sua recente realizzazione. Anche le elofite annoverano specie banali (Typha latifolia, Phragmites australis). Diverso è il discorso per l’intera cassa di espansione dove, nei canali e nel macero, sono rinvenibili un novero ben più diversificato di specie (Potamogeton lucens, Ranunculus trycophyllus, Typha angustifolia, Eleocharis palustris, Stachys palustris, Iris pseudacorus, Sparganium erectum, Thalictrum exaltatum). All’interno della cassa sono rinvenibili anche altre specie vegetali non presenti nell’agroecosistema circostante (Genista tinctoria, Anchusa italica, Lathyrus tuberosus, Ajuga chamaepitys), mentre sulle sponde della zona umida allignano Lythrum hyssopifolia, Kickxia elatine, Centaurium erythraea, Gratiola officinalis. Il corteggio floristico erbaceo di quest’area risulta, per tanto, interessante, forse grazie, anche, al ruolo svolto dai due corsi d’acqua (soprattutto lo Scolo Dosolo) e dagli uccelli acquatici come veicolatori di semi. Le coltivazioni arboree, condotte in maniera estensiva, non sono di ostacolo ad una evoluzione positiva del processo di naturalizzazione delle fitocenosi.
Fauna
Oggetto di monitoraggio da alcuni anni nell’ambito di un programma di ricerca sulle componenti floro-faunistiche delle Aree di Riequilibrio Ecologico, la fauna superiore risulta caratterizzata soprattutto dalla componente ornitica, per quanto in parte disturbata dalle attività di manutenzione degli impianti arborei e dalle visite incontrollate. Sono presenti Ardeidi, Anatidi e Rallidi, saltuariamente rappresentati da specie non banali come Ardea purpurea e Porzana porzana. Anche diversi limicoli frequentano la zona umida (Himantopus himantopus e Charadrius dubius vi riescono, saltuariamente, a nidificare; l’area è inoltre utilizzata da Gallinago gallinago, Tringa glareola, T. ochropus, T. nebularia). La cassa d’espansione è frequentata, complessivamente, da Buteo buteo, con una certa costanza durante tutto l’anno, Oriolus oriolus, Lanius collurio e L. minor, Picus viridis e Dendrocopos major, nidificanti, e diverse altre specie, tra cui molti Passeriformi. E’ abbondante la colonizzazione dell’area umida da parte delle specie più comuni di Anfibi Anuri. Per quanto riguarda gli invertebrati, presso questo Biotopo è rinvenibile una florida popolazione di gamberetto d’acqua dolce Palaemonetes antennarius, che utilizza la vegetazione flottante a miriofillo come principale supporto fisico. Anche gli Odonati sono presenti con specie significative, seppure non siano presenti quelle più esigenti dal punto di vista della qualità dell’acqua. La licena delle paludi, Lepidottero raro in tutta Europa, è stato qui rinvenuto con una florida e vitale popolazione che, attualmente, si trova però in diminuzione a causa della riduzione del pabulum larvale conseguente all’evoluzione in corso dell’ecosistema.
Per saperne di più
Pagine web dell'Ecomuseo dell'acqua
Il territorio del Consorzio della Bonifica Renana
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 1.2 MB)