IT4050034 - SIC-ZPS - Soprasasso, Montecavalloro
Superficie: 279 ettari
Province e Comuni interessati: BOLOGNA - (Vergato)
Formulario
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Enti gestori
Strumenti di gestione
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Descrizione e caratteristiche
Area collinare di altitudine compresa tra 235 e 725 metri s.l.m. con esteso contrafforte roccioso ad andamento arcuato che si alza lungo il versante sinistro del Reno, presso il quale sono esposti spessi banconi di arenarie quarzoso-feldspatiche. Come per gli analoghi circostanti siti di Labante e Monte Calvenzano, domina il carattere rupestre di geosito, in questo caso con ambienti aridi e calciocarenti, in un contesto estremamente variato e ricco di contrasti, di grande interesse ornitologico e vegetazionale oltre che storico-antropologico.
Il settore occidentale sopra Case Costanzo, a Soprasasso, mostra Arenarie riferite al membro di Anconella della Formazione di Antognola. Lungo l'affioramento si osservano tipiche forme erosive tipo "tafoni", marcatamente rientranti, dovute all'azione aggressiva dell'acqua di condensazione. Sono presenti alcune cavità naturali che, pur senza un vero contesto carsico, configurano ambienti-rifugio di grotta.
Nel settore orientale, il bacino del Rio Bandita, su Argille “scagliose” a Palombini, è interessato da erosioni calanchive e affioramenti ofiolitici, tra cui l'importante affioramento dell'Oligoclasite di Bombicci.
Qui si erge anche un'alta rupe arenacea presso Cà di Sasso e Monte Cavalloro (membro conglomeratico delle Arenarie di Loiano) alla cui base si trova una colata detritica da paleofrana. Su questi terreni argillosi prevalgono ambienti aperti con prati e cespuglieti aridi.
8 diversi habitat comunitari caratterizzano buona parte del sito, in particolare con 4 tipi rocciosi di rupe (2), ghiaione e grotta, due di prateria tendenzialmente arida e due forestali dei quali il castagneto tende a prevalere sul roverelleto.
L'area riveste grande interesse faunistico per la nidificazione regolare del Lanario, una delle pochissime attualmente in regione. La recente apertura di un sentiero di accesso alle grotte, molto frequentato, costituisce un possibile fattore di disturbo.
Vegetazione
L'estesa copertura boschiva di queste arenarie quarzoso-feldspatiche si caratterizza per la dominanza spontanea del Castagno, in particolare sui versanti esposti a nord dove il castagneto è quasi puro, mentre nelle altre esposizioni è accompagnato da Rovere, Cerro e Pioppo tremolo.
Solo nelle situazioni semi-rupestri è dominante la Roverella con diffusa presenza di Erica arborea. Il contesto vegetazionale è chiaramente acidofilo sulle arenarie e xerofilo sulle argille.
Diffusi e articolati sono sottobosco e frazione arbustiva, con presenze floristiche complesse e ancora da verificare anche per quanto riguarda le geofite sotto copertura, orchidee e archeofite nei contesti prativi.
Tra le presenze “mediterranee” si segnala la felce Polipodio meridionale Polypodium cambricum.
Fauna
Il sito è relativamente ricco di specie faunistiche mediterranee.
Sicura è la presenza di Chirotteri. Tra gli altri mammiferi è di passaggio il lupo, presenti certamente l’Istrice, oltre all'onnipresente Ghiro (Glis glis).
L’avifauna fa registrare la presenza di specie tipiche di ambienti aperti come Tottavilla e Succiacapre ma il grande valore sta nei rapaci forestali e confidenti con le rupi come Lanario, Pecchiaiolo e Allocco.
L'erpetofauna va approfondita, mentre per gli invertebrati sono segnalati il Cervo volante (Lucanus cervus) e il Cerambice della Quercia (Cerambix cerdo), coleotteri legati agli ambienti forestali con legno morto e la Falena dell’Edera (Euplagia quadripuntaria).
Per saperne di più
Informazioni ecologiche (PDF - 145.8 KB)
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 3.6 MB)