IT4070019 - ZSC-ZPS - Bacini di Conselice
Superficie: 21 ettari
Province e Comuni interessati: RAVENNA (Alfonsine, Conselice)
Il sito include l' Area di riequilibrio ecologico Bacini di Conselice
Formulario
Formulario Natura 2000 del sito IT4070019 (PDF - 180.2 KB)
Enti gestori
Strumenti di gestione
Misure Specifiche di Conservazione (PDF - 185.9 KB)
Misure Specifiche di Conservazione - Quadro conoscitivo (PDF - 3.7 MB)
Piano di Gestione (PDF - 274.5 KB)
Seleziona dal Riepilogo le Misure regolamentari del settore agricolo previste nel Sito e cartografate (visualizzabili in formato KMZ e scaricabili in formato SHP)
Descrizione e caratteristiche
E' un piccolo sito della Bassa Ravennate verso l'Argentano, con valore soprattutto avifaunistico. E' costituito da due distinte zone umide di limitata estensione, situate rispettivamente a Est di Lavezzola (bacini rinaturalizzati della Fornace Litos) e poco a oriente di Conselice, tra il centro e via Dalle Vacche. Questa seconda area, posta in sinistra Santerno e collegata al Canale di bonifica in Destra Reno tramite scolo diversivo, è il risultato di una serie di interventi di rinaturalizzazione compiuti all'interno di una cassa di laminazione dello scolo medesimo, ultimata a seguito dell'alluvione del 1996 e istituita nel 2011 ad Area di Riequilibrio ecologico. Si tratta in ambedue i casi di piccoli bacini d'acqua dolce, circondati da ambienti non ancora del tutto affermati a livello vegetazionale, ma che costituiscono eccellente rifugio in particolare per la concentrazione di avifauna, che qui trova condizioni favorevoli di vita di in un contesto circostante fortemente antropizzato e sostanzialmente inospitale.
Habitat e specie di maggiore interesse
Habitat Natura 2000. Stagni, boschetti e margini elofitici sono lasciati ad evoluzione spontanea, con minima manutenzione. Un habitat di interesse comunitario ricopre in minima parte la superficie del sito: laghi eutrofici naturali con vegetazione di Hydrocharition, peraltro in condizioni abbastanza precarie dovute alla limitata estensione e alla contiguità di fattori di alterazione. In queste condizioni va salvaguardato ogni fattore di naturalità, provvisorio e pioniere o stabile che sia. In effetti ci sono potenzialità per vegetazione sommersa tipo alghe a candelabro e per margini ad alte erbe, come sembra indicare la presenza di Cardo dei lanaioli (Dipsacum fullonum) alle spalle della cinta di canneto a Phragmites australis (habitat d'interesse regionale).
Uccelli e specie faunistiche. Segnalate 18 specie di interesse comunitario di cui almeno 4 nidificanti (Tarabusino, Cavaliere d’Italia, Martin pescatore e Averla piccola). Merita indagare per approfondimenti sia di tipo floristico sia di tipo faunistico in particolare minore concernente chirotteri (per la specie antropofila Myotis daubentoni) anfibi e invertebrati. La verifica della presenza di testuggini esotiche come Trachemys scripta e il suo eradicamento sono prioritarie per l'eventuale ripopolamento con la testuggine palustre locale Emys orbicularis.
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 6.4 MB)