IT4080013 - ZSC-ZPS - Montetiffi, Alto Uso
Superficie: 1387 ettari
Province e Comuni interessati: FORLI'-CESENA (Sogliano al Rubicone)
Territorio confinante con IT4090003 SIC-ZPS "Rupi e Gessi del Valmarecchia"
Formulario
Formulario Natura 2000 del sito IT4080013 (PDF - 211.7 KB)
Enti gestori
Strumenti di gestione
Misure Specifiche di Conservazione (PDF - 7.5 MB)
Descrizione e caratteristiche
Il sito si estende nel paesaggio morbido e variato della collina cesenate tra Savio e Marecchia verso il riminese, là dove le ondulazioni argillose della fascia gessoso calcarea di zangheriana memoria iniziano a popolarsi di rupi e alloctoni della formazione di San Marino. Morfologie calanchive su argilla scagliosa, rupi calcarenitiche o arenacee e profonde forre torrentizie si alternano lungo i principali solchi vallivi del torrente Uso. Il sito comprende in particolare i rami sorgentizi dell'Uso, in una mosaicatura paesaggistica indubbiamente cara alla struggenti liriche di Tonino Guerra, con arcaiche impronte rurali, terreni ancora utilizzati a pascolo, alberature sparse e calanchi in lenta fase di rinaturalizzazione. E’ infatti adiacente e in parte continuo a estesi siti della Val Marecchia transitati dalle Marche all'Emilia-Romagna, per via del passaggio da Pesaro a Rimini di sette Comuni del Montefeltro (in zona ci sono Talamello, Novafeltria e Sant'Agata Feltria, ma anche Maiolo, San Leo, Pennabilli e Casteldelci) e si caratterizza per forti contrasti tra una generale impronta mediterranea di ambienti riarsi e localizzate, fresche macchie d’alto Appennino su ripidi versanti nord rupicoli e tratti di forra. La copertura forestale si estende su meno di un quarto del sito, alternata a pascoli e foraggere in parziale regresso. La pressione antropica è ancora abbastanza accentuata nonostante un generalizzato abbandono percepibile in particolare presso i numerosi insediamenti sparsi, antichi, ricchi di memorie storiche e solo in parte recuperati ad un uso contemporaneo, comunque inseriti in un contesto rurale spesso ricco di elementi naturali come siepi e querce secolari, singole o in piccoli gruppi, da tutelare.
E' diffuso e sempre incombente il rischio di dissesto idrogeologico, soprattutto in caso di estesa ripresa colturale su terreni rinsaldati.
L’elevata diversità geomorfologica e vegetazionale determina la presenza di un elevato numero di habitat (14) di interesse comunitario (5 prioritari), tra i quali tre boschivi e due arbustivi, quattro di prateria anche rupestre e due di ripa, che ricoprono complessivamente il 42% della superficie del sito.
Vegetazione
Boschi mesofili e xero-termofili si alternano in base alle condizioni stazionali, con notevoli presenza floristiche nell’uno come nell’altro caso: in versante Nord si trovano Tilia cordata, Staphylea pinnata (rupi e forra di Montetiffi) e caratteristiche facies di ostrieti con Acer obtusatum, vicariante di Acer opulifolium a partire dal Savio verso Sud, non molto studiati ma in grado di ospitare interessantissimi aggruppamenti con Carpinus orientalis e Amelanchier ovalis, caratteristicamente in situazione rifugio determinata da rupe, forra o riva particolarmente accidentata.
A tali situazioni fresche, talora marcatamente mesofile, è collegata una flora di sottobosco con nemorali e presenze rare tra cui Scilla bifolia, Lilium martagon e Erythronium dens-canis, mentre su plaghe rocciose allignano Phillyrea latifolia, Dictamnus albus, Osyris alba, Cistus incanus e, con insolita frequenza, Leccio e Acero minore (Acer monspessulanum) in rapidissime virate di schietta impronta mediterranea non appena il versante si orienta in esposizione calda. Non mancano la Rosa di San Giovanni (Rosa sempervirens) e il Ginepro rosso (Juniperus oxycedrus). Microhabitat umidi ospitano Typha minima e Typha laxmanni, mentre rade, riarse praterie ospitano Scilla autumnalis e altre mediterranee tra le quali molte orchidee, come Himantoglossum adriaticum, alcune Ophrys e Serapias vomeracea.
Fauna
Il sito è relativamente ricco di specie faunistiche mediterranee. Di rilievo è la presenza di Chirotteri, recentemente accertati mediate rilievi di bat-detector in nove specie di interesse comunitario: Ferro di Cavallo minore (Rhinolophus hipposideros), Ferro di Cavallo maggiore (Rhinolophus ferrumequinum) ed euriale, cinque Vespertilii (Myotis myotis, M. blythii, M. emarginatus, M. capaccinii, M. bechsteini), infine Miniottero (Miniopterus schreibersi). Occasionalmente nel sito si registra la presenza del Lupo. Altri mammiferi presenti sono l’Istrice, il Moscardino (Moscardinus avellanarius) e la Puzzola. L’avifauna è presente con specie di ambiente termofilo collinare, anzitutto con l’Albanella minore (Circus pygargus, con la probabile maggior concentrazione della popolazione italiana), poi con Averla piccola (Lanius collurio), Ortolano (Emberiza hortulana), Tottavilla (Lullula arborea) e Albanella maggiore (Circus cyaneus). Non mancano Calandro, Passero solitario, Picchio verde, Codirosso, Gufo comune, Assiolo, Barbagianni, Succiacapre e Falco pellegrino, tutti nidificanti. E’ anche possibile sito riproduttivo per il Lanario, già segnalato nella confinante ZPS della Valmarecchia. Vanno citati infine vari invertebrati di interesse naturalistico, da Eriogaster catax al Lepidottero Eterocero Euplagia quadripunctaria (di interesse prioritario), a Cervo volante (Lucanus cervus) e Cerambice Eroe (Cerambix cerdo), coleotteri legato agli ambienti forestali.
Per saperne di più
Cartografia
Carta di dettaglio (PDF - 8.3 MB)