Falco pellegrino

Rapace diurno

Falco peregrinus

Descrizione: Politipico. Sessi simili. Lunghezza 36-48 cm (coda 10-13 cm); apertura alare 95-110 cm. Peso medio 400-1000 g. Femmina fino al 15% più grande del maschio. Parti superiori grigio ardesia scuro. Parti inferiori bianco rosate, con barratura nera sul petto, più o meno accentuata. Remiganti nero lavagna superiormente, grigie con barratura chiara inferiormente. Testa nera. Mustacchi larghi e neri. Gola e lati del collo bianchi. Giovane, superiormente ardesia marrone, inferiormente crema, con gocciolatura scura e fitta. Testa e mustacchi bruno scuri. Muta da agosto a dicembre. Volo potente e veloce, con battiti non molto profondi. In volteggio e scivolata le ali sono piatte o leggermente abbassate. Piuttosto chiassoso, emette richiami acuti, schiocchi e pigolii prolungati.

Distribuzione e fenologia: Cosmopolita. In Europa, dal Mediterraneo alla Lapponia. Manca in Islanda. In Italia manca nelle pianure . Migratrici le popolazioni nordiche ed orientali, sverna nell'area atlantico-mediterranea ed in centroeuropa. La migrazione autunnale avviene in settembre-ottobre; quella primaverile, in marzo aprile.

Popolazione: Tranne rari esempi locali, marcato decremento in tutto il Paleartico occidentale dalla seconda metà del secolo, per persecuzione e avvelenamento. Attualmente in recupero, dopo la riduzione od il divieto dell'uso dei pesticidi organoclorurati e dove effettivamente protetto. In Italia viene stimata un popolazione nidifícante di circa 500 coppie (molto cospicua nell'ambito dei paesi CEE).

Habitat: Ambienti aperti con emergenze rocciose. Anche falesie. Fino ai 1500 m. nel Centroeuropa; oltre i 300 m. nel Caucaso.

Alimentazione: Quasi esclusivamente Uccelli, dalle dimensioni di un passero a quelle di un colombaccio. Occasionalmente piccoli Mammiferi terrestri, pipistrelli, Insetti.

Comportamento generale: Caccia di norma in volo esplorativo, attaccando e ghermendo le prede in aria. Sfrutta picchiate in aria rapidissime. Eccezionalmente può bloccarsi in "spirito santo". Trascorre molto tempo su posatoi preferenziali, generalmente rocce.

Riproduzione: Sedentario. Nidifica su rocce. Depone tra la fine di febbraio ed i primi di aprile. Covata di 3-4 uova (2-6). Intervallo di deposizione di 2-3 giorni. Incubazione di 29-32 giorni; da entrambi i sessi. Periodo d'involo di 35-42 giorni. Giovani indipendenti a 80 o più giorni. Età della prima nidificazione 2/3 anni (a volte anche in piumaggio juvenilis, nel primo anno). Produttività circa 1,5.

In Emilia-Romagna: Presente tutto l'anno come migratore, nidificante e svernante. Si riproduce nella fascia appenninica dai 100 ai 1200 m circa Nell'Appennino settentrionale è presente una popolazione stimata tra le 40 e le 50 coppie nidificanti in Emilia-Romagna. Nel complesso stabile o in leggero aumento dopo una forte flessione tra il 1960 e il 1975. Produttività nella norma, aumentata nelle località ove le coppie vengono sorvegliate evitando il saccheggio dei nidi per lucro o falconeria (programma condotto in Emilia-Romagna dal WWF con finanziamenti regionali).

Tratto da "Carta delle vocazioni faunistiche del territorio" , Regione Emilia-Romagna, 1978; aggiornato dal Servizio Parchi e Risorse forestali, 2004