Faina

Ordine: Carnivori - Famiglia: Mustelidi

Martes foina (Erxleben, 1777)

Collocazione biogeografica:
eurocentroasiatica

Caratteri distintivi: lunghezza testa corpo 42,5-47,5 cm; altezza alla spalla 12 cm; coda 23-26,5 cm; piede posteriore 7,9-9 cm; peso 1,3-2,3 Kg. Forma slanciata, corpo allungato, muso appuntito, occhi non molto grandi, orecchie sviluppate, coda relativamente lunga. Pelliccia folta e rozza, di colore bruno grigiastro, la gola e la parte anteriore del petto sono bianche.

A Impronta zampa anteriore: lungh.~3,5 cm;largh.~3,2 cm

P Impronta zampa posteriore: lungh.~4 cm; largh.~3 cm

Habitat: pianura, montagna anche oltre i 2000 m di altitudine; in boschi, margini di boschi, zone rocciose, spesso anche vicino ad abitazioni.

Abitudini: prevalentemente notturna; vive solitaria o in famiglie che si sciolgono al termine dell'addestramento dei giovani alla caccia. Salta, si arrampica facilmente su alberi ed edifici, generalmente vive sul terreno, raramente nuota; debole scavatrice; frequenta cavità e cunicoli. Si rifugia nelle cavità degli alberi, nelle anfrattuosità delle rocce, anche in fienili, solai ed in edifici poco frequentati. Si nutre di vari animali di piccola mole: Insetti, Anfibi, Uccelli e loro uova, topi, ghiri, animali domestici. Il periodo degli accoppiamenti coincide con l'estate. Dopo una gestazione di tipo prolungato, nascono in marzo - maggio 2-5 piccoli inetti e ciechi. A 5 settimane aprono gli occhi, a 8 vengono svezzati. La maturità sessuale viene raggiunta intorno ai 2 anni. Può vivere, in cattività, fino a 18 anni. Occasionalmente i piccoli sono predati da altri Carnivori, da Accipitriformi, Falconiformi e Strigiformi.

Status: poco numerosa.

Distribuzione generale: Europa meridionale e centrale; a est attraverso il Caucaso e Asia Minore fino agli Altaj e all'Himalaia; Isole di Creta, Corfù e Rodi. Possibile anche in Cina orientale. In Italia: tutta la penisola, assente nelle isole. In Regione: ovunque.

Protezione esistente: considerata specie "nociva" dall'art.4 dell'abrogato T.U. 5/6/1939, n. 1016, oggi è specie tutelata dalla L. 11/02/1992, n. 157 in quanto considerata specie non cacciabile. E' inoltre protetta dalla Convenzione di Berna (L. 5/8/198 1, n. 503, in vigore per l'Italia dall'1/6/1982).

Tratto da "I Mammiferi dell'Emilia-Romagna" di M.G. Bertusi, T. Tosetti, I.B.C. Regione Emilia-Romagna, 1986