Vespertilio mustacchino
Ordine: Chirotteri - Famiglia: Vespertilionidi
Myotis mystacinus (Kuhl, 1817)
Collocazione biogeografica: Presenta una distribuzione centroasiatico-europea (Europa, Asia, Marocco). Va segnalato che la specie è molto simile al Vespertilio di Brandt (M. brandtii - Eversmann, 1845) con cui è possibile una certa confusione; pertanto segnalazioni e reperti museali dovranno essere verificati, per stabilire meglio la distribuzione in Italia. Pur con questo limite la specie è segnalata in buona parte delle regioni italiane.
In Emilia-Romagna è segnalato in diverse province (PC, PR, RE, MO, FC).
Caratteri distintivi: E’ il più piccolo rappresentante del genere Myotis presente in Italia, con un muso appuntito, corte orecchie, piedi molto piccoli e pelle scura. La pelliccia sul dorso è di colore grigio-marrone, con un particolare aspetto lanoso; l’addome appare grigio chiaro, a volte giallastro.
Dati biometrici: LTT 35-48 mm; LCo 30-43 mm; AV (31) 32-36(37,7) mm; LO 12-17 mm; AA 190-225 mm; Lcb 12-13,3(13,6) mm; FdC-M³ 4,5-5,1; P (3) 4-8 g.
Habitat: La specie vive in boschi, parchi, giardini, presso fiumi e torrenti, spesso anche nelle vicinanze di centri abitati. E’ segnalato dal livello del mare fino ai 2.000 metri di altitudine.
Abitudini: Lascia il rifugio poco prima del tramonto, per una caccia che si protrae probabilmente per l’intera notte. Il volo, lento e farfalleggiante, si svolge nei primi metri di altezza, generalmente tra i 2 e i 5 metri. Gli ambienti di caccia sono abbastanza diversificati: aree forestali, zone umide, parchi e giardini, occasionalmente aree urbane illuminate da lampioni. La dieta è costituita prevalentemente da Ditteri (in particolare Tipulidi), Lepidotteri e Aracnidi, che cattura sia in volo che al suolo e sul fogliame. La specie è sedentaria, ma è in grado di effettuare migrazioni occasionali: il più lungo spostamento di cui si ha notizia è di 240 km.
La durata media della vita è di circa 3,5-5 anni, la longevità massima nota di 23 anni.
Status: Categoria IUCN: LR: lc (a minor rischio, prossimo a divenire minacciata). Secondo la Lista Rossa dei Vertebrati Italiani, pubblicata dal WWF Italia, la specie è “vulnerabile”, cioè corre un alto rischio di estinzione nel futuro a medio termine. Oltre che dalla riduzione, modificazione e dalla distruzione degli habitat, in questo caso di tipo prevalentemente forestale, e dalla diffusione di sostanze inquinanti, la specie risulta minacciata dall’azione di disturbo diretta nei suoi rifugi abituali (alberi, grotte, cave, miniere, edifici e altri manufatti).
Protezione esistente: Inserito nell’Allegato IV della Dir. 92/43/CEE.
Tratto da " I Pipistrelli delle grotte" - Collana: Sottoterra: rivista di speleologia del Gruppo speleologico bolognese e dell'Unione speleologica bolognese - Anno XLV n. 122 gennaio giugno 2006.