Biacco

Ordine: Squamata - Sottordine: Serpentes - Famiglia: Colubridae

Coluber viridiflavus (Lacépéde, 1789)

Geonemia: Entità S-Europea diffusa dalla Francia alla Spagna settentrionale e in tutta Italia continentale e peninsulare, Sicilia e Sardegna.

Caratteri distintivi: Corpo alquanto slanciato, con capo ovoidale; di regola due squame preoculari, di cui l'inferiore (suboculare) molto più piccola; squame dorsali lisce. Colorazione variabile dal giallastro, più o meno estesamente ricoperto da macchie nerastre disposte a scacchiera, che caudalmente si fondono in strie longitudinali, con parti inferiori giallo chiaro, talora pigmentate di scuro lateralmente (fenotipo viridiflavus), al nero uniforme con macchie chiare nella regione labiale e golare e parti inferiori da giallo-bruno a grigio-nerastro (fenotipo carbonarius). Giovani e subadulti fino al terzo anno di età con dorso grigio-bruno chiaro debolmente macchiato di scuro e capo nerastro con esili strie e macchiette gialle. Lunghezza totale massima 200 cm, ma di rado oltre i 150 cm (maschi maggiori).

Habitat: Macchie, margini di boschi, radure, zone rocciose, muri a secco e pietraie; anche siepi, coltivi e aree antropizzate.

Biologia: Diurno, agile e veloce, prevalentemente terricolo; aggressivo e mordace se catturato. Caccia a vista inseguendo la preda (in prevalenza Sauri, ma anche piccoli Uccelli e Mammiferi) che viene afferrata e ingollata ancor viva. Ha tendenze ofidiofaghe, ed è in grado di predare Serpenti, anche della sua stessa specie; sono noti anche casi di predazione nei confronti della Vipera comune (Vanni e Lanza, 1977). L'accoppiamento ha luogo tra aprile e giugno; le uova (5-15) vengono deposte in luglio e, tra fine agosto e settembre, schiudono neonati lunghi 20-25 cm.

Note tassonomiche: Specie politipica, rappresentata da 3 sottospecie: quella nominale, con livrea verde gialla, presente in gran parte dell'areale; C. v.  carbonarius Bonaparte, 1833 , tipica dell'Italia nordorientale con livrea scura; C. v. kratzeri Kramer, 997, endemica dell'Isola di Montecristo. La proposta di Schatti (1988) di sostituire il nome generico Coluber Linnaeus, 1758con  Hierophis Fitzonger, 1843, è tuttora discussa .

Distribuzione regionale: E' fra i Rettili più diffusi, dalla costa alla pianura interna fino al crinale appenninico ove raggiunge i 1700 m. Specie ad ampia valenza ecologica colonizza vari habitat, soprattutto quelli antropici quali coltivi e zone urbane e forestali con caratteristiche di cespuglieti e arbusteti.

Tratto da "Gli Anfibi e i Rettili dell'Emilia-Romagna" di S. Mazzotti e G. Stagni, Museo Civico di Storia Naturale di Ferrara - Regione Emilia-Romagna, IBACN - 1993

Revisione e aggiornamento nel 2009 a cura del Servizio parchi e risorse forestali in collaborazione con G. Tedaldi, in riferimento a "Atlante degli Anfibi e dei Rettili d'Italia" a cura di R. Sindaco, G. Doria, E. Razzetti, F. Bernini. Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa -2006