Cartografia geologica: nuovo progetto per realizzare il foglio di Ferrara
Si è concluso l’iter per l’avvio dei lavori sulla cartografia geologica ufficiale d’Italia in Emilia-Romagna. E' stata approvata la Delibera di Giunta n. 235/2021 (1.43 MB) ed è stata firmata la convenzione tra la Regione Emilia-Romagna, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) e l’Università degli studi di Ferrara.
Iniziano quindi i lavori per la realizzazione del Foglio 185 – Ferrara (finanziato), area che ricade in una delle aree più colpite dal sisma del 20 maggio 2012, dove si sono osservati i maggiori effetti di liquefazione del terreno. Il progetto è finanziato con risorse dell’ISPRA, nell'ambito più ampio del progetto triennale (2020 - 2021) di cartografia geologica del territorio nazionale in scala 1:50.000 denominato CARG (Legge 160/2019).
Il progetto
La carta geologica in scala 1:50.000 del territorio compreso nel Foglio 185 Ferrara verrà realizzata dal Dipartimento di Fisica e Scienze della Terra dell’Università di Ferrara con la collaborazione del Servizio Geologico, Sismico e dei Suoli della Regione Emilia-Romagna.
Il progetto ha la durata di 4 anni e si svolgerà secondo un crono programma dettagliato. Come per gli altri fogli geologici già pubblicati nella pianura emiliano-romagnola, anche per il Foglio 185 verranno realizzate le note illustrative, una carta geologica di superfice e una di sottosuolo e, sfruttando nuove tecnologie, un modello geologico in 3D del sottosuolo.
Il modello 3D sarà visualizzabile e interrogabile on line, permettendo una serie di applicazioni e una più efficace comunicazione della geologia.
Le attività competenza regionale saranno:
- la stipula di una convenzione con il MIBACT per la realizzazione della banca dati archeologica
- la creazione della Banca Dati CARG
- la realizzazione del modello 3D di sottosuolo
- l’allestimento e la stampa del Foglio su supporto cartaceo.
Le risorse
Il finanziamento statale per il Foglio 185 è di 350.000 euro, di cui 320.000 euro andranno all’Università, che ha il coordinamento scientifico del progetto. La Regione Emilia-Romagna riceverà un finanziamento di 30.000 euro, a cui aggiunge altri 50.000 euro di cofinanziamento oltre all’impiego del proprio personale tecnico.