Geologia, suoli e sismica

L’acquifero freatico costiero dell’Emilia-Romagna

Tutto quello che avreste voluto sapere in due video che documentano l’attività di monitoraggio dell’ingressione del cuneo salino

La trasferta a Cesenatico, per il consueto monitoraggio della rete di piezometri che intercettano l’acquifero freatico costiero, è stata l’occasione per filmare l’attività di terreno. Sono nati così due video che spiegano le caratteristiche principali dell’acquifero freatico costiero e il monitoraggio grazie al quale, dal 2009, è tenuto sotto stretta osservazione.

Una risorsa strategica

L’attenzione sull’acquifero freatico costiero, che ha sede nel primo sottosuolo nei depositi sabbiosi delle spiagge emiliano-romagnole, dipende dal fatto che viene captato da pozzi domestici per irrigazione di orti e giardini, e da pozzi produttivi di aziende agricole o strutture turistiche. L’acquifero inoltre intercetta le radici delle piante (pinete, colture agricole), e le acque superficiali dei fiumi, dei canali, e delle numerose zone umide presenti nella zona settentrionale della costa.

La presenza di acque salate o salmastre nell’acquifero costiero ne diminuisce in modo deciso la possibilità di utilizzo, e laddove le acque risultano salate o salmastre gli usi dell’acquifero sopra menzionati sono pertanto a rischio.

L’ingressione del cuneo salino è dunque un fenomeno che va monitorato accuratamente, perché può danneggiare le colture e mettere a rischio i delicati ecosistemi che rendono il territorio costiero regionale una riserva di biodiversità.

La rete di monitoraggio

Dall’estate del 2018 la rete è costituita da 24 punti per i quali si hanno generalmente misure continuative dal 2009 ad oggi, fatta eccezione per il periodo 2015 – 2017 durante il quale il numero di pozzi monitorato è stato inferiore. Alcuni punti di questa rete sono entrati a far parte della rete regionale di monitoraggio delle acque sotterranee gestita da ARPAE per conto della Regione Emilia-Romagna.

I video

Protagonista dei due video è il collega Paolo Severi, referente regionale per l’attività di monitoraggio dell’acquifero freatico costiero. Nel video girato in spiaggia a Cesenatico, Severi spiega, in modo semplice e dettagliato, le caratteristiche dell’acquifero freatico costiero in Emilia-Romagna.

Il video che riprende alcuni momenti dell’attività di monitoraggio è stato realizzato a Cesenatico in corrispondenza di uno dei piezometri della rete di monitoraggio regionale. Nel video viene spiegato il metodo usato per il monitoraggio, le tipologie di dati acquisiti e il loro significato per lo studio dell’ingressione del cuneo salino nell’acquifero freatico. Insieme a Paolo Severi sono presenti le colleghe Marica Landini e Alessandra Aprea.

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